Il Fatto Quotidiano

“I loro attacchi non ci paralizzer­anno mai”

La scrittrice londinese critica le reazioni estremiste dei partiti xenofobi britannici

- » FRANCESCO MUSOLINO

Questa

è Londra. I terroristi devono sapere che noi andremo sempre avanti e non rinuncerem­o mai alla nostra vita”. La scrittrice Lisa Hilton, 42enne di Liverpool, con Maestra è stata tradotta in 42 paesi e solo in Italia ha venduto 100 mila copie e sbarcherà presto a Hollywood (il 2 maggio è atteso il secondo capitolo della trilogia, Domina, sempre con Longanesi). Vive al centro di Londra con la figlia ma dopo la Brexit(“un vero disastro”) e il rischio dell’indipenden­za scozzese, sta pensando di andare via, “chiudendo le frontiere rischiamo il tracollo socio-economico”.

Teme che la violenza dei terroristi possa, un giorno, prendere di mira le donne? N el l ’ attacco terroristi­co di ieri a Londra non c’era una connotazio­ne sessuale e sino a oggi in Occidente non ci sono stati attacchi dell’Isis esclusivam­ente contro le donne. Lasciamo che la polizia svolga le proprie indagini e non cediamo al loro ricatto. Non lasciamo che questa violenza ci stravolga la vita. Vivo nel centro di Londra ma dalla scuola di mia figlia, appena 5 minuti dopo l’attacco, ho ricevuto un sms. Gli alunni so- no rimasti all’interno in attesa che i genitori li andassero a prendere. Hanno gestito molto bene l’emergenza ma temo proprio che quella paura non se la riuscirà a scrollare di dosso facilmente. Purtroppo vivere a Londra significa essere preparati a eventi di questa gravità.

Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ieri è stato criticato. In un articolo nel settembre del 2016 Khan disse che le metropoli sono esposte altamente a questi rischi e proprio per questo i sindaci devono essere competenti e pronti a gestire le emergenze. Ho trovato disgustoso il fatto che Donald Trump jr, il primogenit­o del presidente americano, abbia ripreso questo articolo, omettendo la seconda parte e presentand­olo come una sorta di dichiarazi­one di resa al terrore. È stata una vergogna approfitta­re di un simile momento per mettersi in mostra agli occhi di suo padre.

Ma un’auto lanciata sulla folla come si può prevenire?

Credo che il loro intento finale sia proprio questo, paraliz- zarci. Tuttavia in una società libera e democratic­a è impossibil­e fare di più per fermarli. Ieri il Daily Mail, che si era schierato per la Brexit, ha evidenziat­o con fervore che l’aggressore fosse un asiatico. Non un pazzo ma un asiatico. Ma oggi noi londinesi siamo più uniti perché la nostra città è stata attaccata, qui non c’è posto per il razzismo.

Il clima politico cambierà? L’Ukip ha già chiesto di mettere sotto stretto controllo le comunità musulmane e gli imam. Ma è solo un gioco politico.

Dopo la Brex it, la Scozia vorrebbe diventare indipenden­te.

Sarebbe un altro disastro. Ma adesso chi li può fermare da ll’indire questo referendum? Forse lasceremo Londra e verremo in Italia. Noi siamo europei.

E se un giorno chiedesser­o alle donne di vestirsi in modo meno femminile per non aizzare la tensione religiosa?

La prenderei malissimo. La nostra libertà è la cosa più importante.

Lisa Hilton, 42 anni, è nata a Liverpool. Vive a Londra con la figlia Il libro Maestra è stato tradotto in 42 paesi e solo in Italia ha venduto 100 mila copie Noi cittadini siamo ancora più uniti perché la nostra città è stata minacciata, qui non c’è posto per il razzismo

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Ansa Reazione positiva Fiori in ricordo delle vittime su un prato vicino a Westminste­r bridge
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