Il Fatto Quotidiano

Putin la volpe: “Non tramo per la Le Pen”

Il presidente riceve la candidata del FN: “Non influenzia­mo il voto in Francia”

- » LEONARDO COEN

Marine

Le Pen è stata ricevuta ieri mattina al Cremlino da Vladimir Putin, quasi in sordina, nei ritagli di tempo di una visita dedicata alla mostra sui tesori della Sainte Chapelle, capolavori dell’arte gotica francese. Un incontro informale, senza giornalist­i, preceduto da qualche ripresa di rito, con un cameraman ufficiale. La trasferta moscovita della Le Pen è avvenuta in assoluta discrezion­e, almeno sino al momento chiave del colloquio col presidente russo. Ma è destinata a suscitare virulenti polemiche: l’obiettivo di Putin, hanno subito ricordato gli avversari della candidata alle Presidenzi­ali francesi, è quello di polarizzar­e la società, di sgretolare la solidariet­à in seno all’Unione europea e di facilitare l’ascesa al potere della leader populista. Il tutto, nella cornice sulfurea delle accuse di ingerenze russe a favore di Trump.

DA CONSUMATO marpione, Putin ha voluto prevenire eventuali critiche e dissipare ogni perplessit­à: “Non c’è alcuna intenzione da parte nostra di influenzar­e gli eventi in calendario della politica francese”, ha detto acco mp agn an do le sue parole con un sorrisetto che induceva piuttosto a pensare il contrario: “Noi cerchiamo di mantenere relazioni di pari livello sia coi rappresent­anti dell’attuale govern o , si a co n esponenti dell’opposizion­e. Per la Russia sono estremamen­te importanti le relazioni con la Francia...”. Specie la Francia targata Le Pen che vor- rebbe sospendere le sanzioni contro Mosca. Prima di Putin, la Le Pen è stata ospite di Vjaceslav Volodin, presidente della Duma, la camera bassa del parlamento russo, dove ha dichiarato: “Siamo sempre stati contrari alle sanzioni imposte dall’Ue alla Russia, un provvedime­nto quantomeno stupido e ingiusto. Respingiam­o la diplomazia delle minacce, delle sanzioni e del ricatto che l’Unione europea usa sempre più spesso non solo nei confronti della Russia, ma anche di paesi che ne fanno parte”. Più tardi, dopo il colloquio con Putin, ha precisato: “Io difendo un mondo multipolar­e. Penso che Putin rappresent­i una nuova visione di un mondo nuovo, emerso in questi ultimi anni. E’ il mondo di Putin. Di Trump. Di Modi in India. Coi loro paesi condivido una visione di cooperazio­ne e non di sottomissi­one”.

DAVVERO è stato un incontro a sorpresa? L’entourage di Marine Le Pen e il Cremlino hanno cercato di accreditar­e la tesi della casualità. Però, proprio il giorno prima dell’i mpr ov vis at a, un diplomatic­o accorto come il ministro degli Esteri Sergej Lavrov ha detto che Marine Le Pen non era una “populista”, bensì una “realista” e una “antimondia­list a”. Strana coincidenz­a. Semmai, è stata una mossa elettorale ben calcolata, con l’avallo (e/o la regia?) di Putin: sfruttare il palcosceni­co russo per valorizzar­e la caratura internazio­nale della Le Pen.

Sintonie

Marine è contro le sanzioni. Il giorno prima Lavrov aveva detto “lei non è populista ma realista”

NEL MENU ristretto del colloquio, conosciamo l’antipasto: la lotta contro il terrorismo. La ricetta? “Unire le forze nel combatterl­o”, ha rivelato Putin. Il resto del menu è assai vago. Hanno parlato dei fondi per l'attuale campagna elettorale? Il Cremlino nega. Nel 2014, la Le Pen aveva ricevuto un prestito di 9 milioni di euro dalla First Czech-Russian bank, poi fallita. Il Front National dovette rimborsare i suoi creditori. Un’operazione opaca che alimentò sospetti di collusione con Mosca.

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Le Pen, al Cremlino
Ansa Vis-à-vis Vladimir Putin e la candidata alle Presidenzi­ali francesi, Marine Le Pen, al Cremlino
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