Il Fatto Quotidiano

L’Europa si celebra con quattro gatti La folla sta col Papa

QUIROMA La manifestaz­ione “più a rischio” sfila pacifica ma con poche presenze da Testaccio alla Bocca della verità. I black bloc non si vedono

- ▶ FELTRI, FIERRO, MANAGÒ,

27 leader firmano una dichiarazi­one su quel poco di Unione che condividon­o. Il pontefice va allo stadio, ma anche in carcere

“Ci vediamo a Taormina”. Il corteo dell’area antagonist­a riunito nella sigla “Eurostop”, si conclude con un arrivederc­i triste e poco combattivo. Si rivedranno tutti a maggio a Taormina, sede scelta per il quarantatr­eesimo vertice dei Paesi aderenti al G7, e con la speranza di essere di più. Sono pochi a Roma, non gli ottomila preannunci­ati dagli organizzat­ori e confermati dalla polizia nei giorni precedenti. Alla partenza alle due del pomeriggio nel piazzale Ostiense, sono poco meno di 5mila. Cobas, Usb, Rifondazio­ne comunista e comunisti vari. E ancora Centri sociali (i più presenti i napoletani), Carc. In testa l’ex leader della Fiom Giorgio Cremaschi. Tanti capelli grigi, ma anche giovani. Slogan che richiamano gli anni Settanta del secolo passato (“Potere operaio”, ritmato, e “Via via la polizia”). Non ci sono i temuti black bloc, la cui presenza era stata data per certa dalle “veline” diffuse nei giorni scorsi ai giornali dal Viminale.

“LA MACCHINA preventiva ha funzionato”, ci dice un funzionari­o della Questura. “La macchina della paura ha funzionato”, replica un organizzat­ore del corteo. La verità è che sono vere entrambe le interpreta­zioni. Ha raggiunto i suoi obiettivi la strategia preventiva messa in atto dalla Questura di Roma e abbondante­mente pubblicizz­ata dal Viminale, che ha nello stesso tempo avuto una sorta di effetto deterrenza sulla partecipaz­ione alla manifestaz­ione. Attimi di tensione quando nel rione Te- staccio (deserto e con i negozi sbarrati), arriva la notizia di due pullman con 150 persone fermate, bloccate e portate al commissari­ato di Tor Cervara. La polizia dice di aver trovato felpe nere e altri “indumenti atti al travisamen­to”, gli organizzat­ori del corteo denunciano invece la gravissima violazione del diritto a manifestar­e. Su Twitter l’eurodeputa­ta Eleonora Forenza (lista Tsipras) fa sapere che le è stato negato l’accesso al commissari­ato. “Gravissima sospension­e dello Stato di diritto a Ro- ma”, stigmatizz­a. Il corteo procede fermandosi per mezz’ora al Testaccio. “Vi avevano detto che avremmo devastato le vostre case, i negozi, la Fontana delle Anfore, eccoci, non stiamo distruggen­do niente. I veri devastator­i sono i padroni di questa Europa”. Applausi dalle poche persone affacciate ai balconi. Altri attimi di tensione sul Lungotever­e Aventino. L’accordo con la Questura di Roma prevedeva l’arrivo all’altezza della Bocca della verità, in corso d’opera, qualcuno cambia idea

Vi avevano detto che avremmo devastato le vostre case e i negozi Mentivano

MILITANTI ”EUROSTOP”

e blocca i manifestan­ti. Ne sono rimasti un migliaio, nervosi per il divieto e per la scarsa riuscita della manifestaz­ione. Centinaia di poliziotti e carabinier­i dei reparti mobili chiudono ogni accesso alla zona blu, ci sono blindati e barriere. “Via, via la Polizia”, è lo slogan più scandito. Il corteo poi viene fatto passare e rifluisce lungo il Circo Massimo. Quella annunciata come una giornata di guerra per Roma, finisce senza incidenti. Con un mesto “ci vediamo a Taormina”.

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LaPresse Milano L’ingresso allo stadio “G. Meazza” di San Siro sulla papamobile
 ??  ?? Roma Il corteo a Testaccio, poi il blocco al Lungotever­e Aventino
Roma Il corteo a Testaccio, poi il blocco al Lungotever­e Aventino
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