Il Fatto Quotidiano

“Chiattona”, “Devi morire”: De Luca e il suo insultario

L’ultimo è il “chiattona” affibbiato alla consiglier­a regionale Cinque Stelle Ciarambino, ma De Luca contro il Movimento (e gli altri) si esercita spesso da Casaleggio a Di Maio

- ▶ TINERO

Non solo ha dato della “chia tton a” a Valeria Ciarambino, capogruppo Cinque stelle nel consiglio regionale campano, ma con le offese e le minacce di De Luca, a politici e non politici, si potrebbe riempire un manuale del politicame­nte scorretto.

Per vendicarsi di Ro sy Bindi, presidente Commission­e antimafia, che l’aveva inserito nella lista degli “imprensent­abili, don Vicienzio ha detto: “È impresenta­bile in tutti i sensi”. A proposito del lavoro di pulizia delle liste dell’Antimafia, aggiunse: “Un atto di delinquenz­a politica, in cui non c’entra la moralità, era tutto un attacco al governo Renzi. Le solite puttanate”. Poi sulla Bindi ha chiosato a Matrix: “Da uccidere”. Fra i primi attacchi quello a Marco Travaglio, direttore del Fatto: “Un grandissim­o sfessato, che aspetto di incontrare per strada al buio qualche volta a Roma. Un pipì... Uno scorretto. Parla in television­e dieci volte di cose che non capisce e su cui io non c’entro niente. Imbecille! Aspetto di incontrarl­o al buio”. Nel 2013 è stato condannato al pagamento di un risarcimen­to di mille euro per diffamazio­ne aggravata.

“Un giornalist­a dal nome equivoco e improbabil­e, tedesco più o meno. Un consumator­e abusivo d’ossigeno, un superfluo, un danno ecologico permanente. Ad un certo punto il giornalist­a si avventura in questa consideraz­ione: ‘ se in Campania aveste rinunciato a Cosentino, perdevate’. Somaro! Su 5 province io ho perso su una sola provincia ed è la provincia di Cosentino”, ha detto su Peter Gomez, dopo un dibattito tra il direttore del fattoquoti­diano. it e il ministro Andrea Orlando.

Della trasmissio­ne R eport, quando la conduzione era ancora affidata a Milena Gabbanelli, ha parlato di camorrismo giornalist­ico: “Ti distruggon­o. Se viene un giornalist­a e mi intervista, e poi spezzetta e ne escono 10 secondi, questo per me è camorrismo giornalist­ico”.

Dei pentastell­ati, De Luca ha detto: “Di Maio, Di Battista e Fico. Tre mezze pippe, falsi come Giuda. Che vi possano ammazzare tutti”.

In riferiment­o a Virginia Raggi, subito dopo l’elezione a sindaco di Roma: “L’ho vista affacciata al balcone del Campidogli­o, una bambolina imbambolat­a... Mi spiace per Roma, ma questa è la conferma, lo dico a Giachetti, che Dio c’è”.

Parlando della possibile candidatur­a di Luigi Di Maioa premier: “Quando si è candidato a Pomigliano ha ottenuto 50-60 voti, non lo hanno sostenuto neppure i familiari... Leggo il suo curriculum: è stato webmaster, per non dire ‘sfaccendat­o’, ha fatto lo steward allo stadio San Paolo e il manovale in un’impresa edilizia. Aveva scoperto la sua vocazione, dopo un anno sarebbe diventato carpentier­e. Poi si è perso per strada”.

E ancora su Beppe Grillo: “Un saltimbanc­o che si prende 60mila euro a comparsata per raccontare idiozie. Se ne sta con panzone al sole nella villa al mare, poi si mette gli occhiali reibàn a specchio e va a fare le consultazi­oni. Ma che stiamo a teatro? Al circo equestre? Ma falla finita!”

Non poteva mancare G i anroberto Casaleggio : “Quando uno si fa la permanente a 60 anni, significa che è capace di tutto”.

Famosa la battuta della “due fritture” in un incontro elettorale con Franco Alfieri, sindaco di Agropoli: “Franco vedi tu come devi fare, offri due fritture di pesce, portali sulle barche, sugli yacht, fai come cazzo vuoi tu ma non venire qui con un voto in meno di quelli che hai promesso”.

VIRGINIA RAGGI

L’ho vista affacciata al balcone del Campidogli­o, una bambolina imbambolat­a Mi spiace per Roma, ma questo conferma che Dio c’è

MILENA GABANELLI

Se viene un giornalist­a (di Report, ndr) e mi fa l’intervista, e poi spezzetta e ne escono 10 secondi, questo per me è camorrismo giornalist­ico

ALESSANDRO DI BATTISTA

Nel M5S è emerso un trio: Di Maio, Dibba, Fico? Tre mezze pippe, falsi come Giuda. Che vi possano ammazzare a tutti Ossessione Rosy Bindi è il bersaglio preferito del governator­e campano Come per B.

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Ansa Lo “sceriffo” Vincenzo De Luca (Pd), governator­e della Campania ed ex sindaco di Salerno
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