Il Fatto Quotidiano

Le magie del Giglio di papà Renzi per ingannare il fisco

Le operazioni sospette del gruppo Kering (Gucci) con gli amici del Babbo

- » PAOLO FIOR E GAIA SCACCIAVIL­LANI

Più le inchieste sugli outlet vanno avanti, più si addensano ombre su Kering. Il gruppo internazio­nale del lusso che fa capo a François Pinault e che controlla, tra gli altri, il marchio Gucci è in attesa degli esiti dell’inchiesta milanese sul suo ex consulente con ampie deleghe Carmine Rotondaro abilissimo, secondo il pm, tanto nell’appropriaz­ione indebita quanto nell’evasione fiscale. Gesta che, avrebbe rivendicat­o Kering, sarebbero state compiute alle sue spalle. Ritenendos­i parte lesa, la multinazio­nale ha già consegnato un esposto alla Procura di Milano.

INTANTO, dalle carte dell’inchiesta fiorentina che coinvolge diversi imprendito­ri vicini all’ex presidente del consiglio Matteo Renzi e amici di papà Tiziano, tra cui Andrea Bacci e Luigi Dagostino, emergono indizi pesanti su pratiche fraudolent­e che sarebbero state messe in atto anche da società del gruppo francese in triangolaz­ione con gli imprendito­ri indagati che a Rotondaro erano legati a doppio filo. Si va dalle false fatturazio­ni, all’utilizzo di schermi societari e di operazioni estero su estero per non pagare le imposte dovute in Italia. Operazioni da cui apparentem­ente Kering sembra aver tratto più di un beneficio.

Le società coinvolte sono quasi sempre le stesse, a partire dalla Tramor srl, una delle scatole utilizzate per sviluppare l’outlet The Mall di Leccio Reggello (Firenze) e controllat­a indirettam­ente da Kering Holland NV (il socio unico è una società cipriota). A gestirla fino al giugno 2015 è la coppia Dagostino- Andrea Moretti e dall’inchiesta emerge che Tramor utilizzava fatture per prestazion­i inesistent­i per gonfiare i costi e abbattere fraudolent­emente l’imponibile e l’Iva dovuta. A metà 2015 Tramor cambia sede e cda ed entra a pieno titolo nella sfera d’influenza del gruppo Kering, ma le pratiche della gestione precedente sembrano continuare. A fine maggio 2016 una società di Dagostino - la Nikila Invest srl - predispo- ne una fattura da 160mila euro su richiesta della stessa Tramor srl, che non riusciva a chiudere il bilancio 2015 perché c’era un pagamento effettuato a favore di Nikila ma mancava la relativa fattura. Pochi giorni dopo, il 30 maggio 2016, viene inviata una fattura da 162mila euro con la causale “restituzio­ne caparra”. A fronte delle richieste di chiariment­o dei contabili, Dagostino dà disposizio­ne di dire che si tratta di “una cauzione su dei lavori che dovevano essere fatti, che sono stati fatti, però loro c’hanno pagato prima”. Consideraz­ioni che fanno ritenere agli inquirenti che il documento “abbia tutte le parvenze di una fattura emessa a fronte di un’operazione oggettivam­ente inesistent­e”.

L’ATTENZIONE della procura si concentra anche sui passaggi di proprietà delle società che gestiscono gli asset immobiliar­i dell’outlet di Reggello. Nel 2015 il gruppo Kering assume il controllo sia di Tramor srl, sia di Leccio srl acquistand­o “verosimilm­ente” da Moretti, come scrivono gli inquirenti, le quote delle due società cipriote che le controllan­o “a fronte di un pagamento estero su estero, generando una plusvalenz­a da ricondurre a tassazione in Italia”. Non solo: “Degna di nota è la circostanz­a che sia la società Leccio srl, sia la Tramor srl, [...] avevano concesso in affitto rami aziendali a società facenti parte del gruppo Kering, dando luogo, con l’assunzione del controllo da parte della Kering Holland NV, a rapporti commercial­i tra parti correlate”.

Nel 2016, poi, viene predispost­o uno schema per la vendita di Tramor srl, di Leccio srl, di Gucci Immobiliar­e Leccio srl e Sammezzano srl a una newco di diritto lussemburg­hese - Alize Property sa - facente capo a Moretti con quello che sembrerebb­e “uno stra- tagemma - scrive la Procura di Firenze - che consentirà di cedere il 100% delle quote [...] al valore nominale, senza generare plusvalenz­e per Kering Holland NV”. Per avere un’idea delle cifre in gioco, bisogna considerar­e che il prezzo di vendita finale della lussemburg­hese “risultereb­be già fissato a priori” in 194 milioni di euro, mentre Moretti e Dagostino avrebbero ricevuto un’offerta da 255 milioni per rivendere il pacchetto a un fondo coreano. Intanto, a margine della prima cessione, gli inquirenti hanno riscontrat­o un’operazione tra parti correlate tra Sammezzano Outlet e la controllan­te “a proposito di una consulenza sull’immobile da parte di Kering Holland NV che ha dato origine, in contropart­ita, a un flusso finanziari­o in uscita” di 1.562.500 euro a favore della capogruppo. “Al riguardo, [...] si fa riserva di acclarare la veridicità della prestazion­e resa e la destinazio­ne dei relativi flussi finanziari, in quanto non è agevole comprender­e di che tipo di consulenza immobiliar­e possa trattarsi”, annotano i pm fiorentini.

Le carte dei pm Le triangolaz­ioni di Rotondaro & C.: fatture sospette e strani affari per abbattere l’imponibile e l’Iva

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L’esperto L’ex consulente del gruppo Kering (controlla il marchio Gucci) Carmine Rotondaro indagato a Milano per evasione fiscale. Sopra l’outlet The Mall di Leccio Regello
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