Il Fatto Quotidiano

Diego Maradona e lo scugnizzo I muri di Napoli per il riscatto

- » ENRICO FIERRO

Caro Leo, hai proprio ragione: l’arte di strada ci salverà dalla barbarie. A Napoli qualcuno ci sta provando. Si chiama Jorit (e basta così) ed è un napoletano di madre olandese. Un giovane che ama l’Africa e i suoi segni. Uno che nelle interviste nasconde il suo volto, ma disegnare volti è la sua arte. Sceglie Napoli e le sue periferie. In queste settimane è impegnato nella realizzazi­one del più grande graffito del mondo. Un Diego Armando Maradona disegnato sulla facciata di un palazzo a Taverna del Ferro, San Giovanni a Teduccio. Lo chiamano il Bronx, con riferiment­o a come era anni fa il celebre quartiere di New York, ma è peggio. Case brutte, condomini dominati dalla camorra. Abbandono.

Il ricordo va a molti anni fa, quando il cronista dovette raccontare un omicidio terribile: l’uccisione di un bambino colpevole di essere fratello di un “infame”, un pentito. Questo bambino già uomo, per vivere faceva lo stalliere e curava i cavalli usati dai camorristi nelle gare clandestin­e. Pensa, caro Leo, che ai funerali il prete non usò mai l’espression­e “ucciso dalla camorra”, sarebbe stato troppo e troppo coraggioso. Preferì dire che quel bambino era stato chiamato “in cielo da Gesù”.

È IN QUESTOinfe­rno che, grazie alla donazione dell’associazio­ne Inward, del calciatore Hamsik e all’aiuto del Comune, Jorit sta realizzand­o la sua opera. Sarà completa quando, oltre al volto di Maradona (che ha ringraziat­o commosso), ci sarà quello di uno scugnizzo. “I graffiti nascono soprattutt­o in periferia. È un modo per resistere”, dice l’artista. La faccia di San Gennaro disegnata sulla facciata di un palazzo nel cuore di Forcella, sta lì a dimostrare che ha ragione. A Ponticelli, altra periferia dolente di Napoli, ha disegnato una bambina. Segno distintivo dei suoi graffiti, due strisce sulle guance dei volti disegnati. Ma forse non è solo questo. Questi segni sono anche cicatrici. Quelle impresse nell’anima della gente dei vari Bronx del mondo.

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