QUEGLI ATTENTATI PREVISTI NEI GIALLI

Èda più di quarant’ anni che lo spettro sanguinoso del terrorismo si aggira nelle pagine del giallo svedese, diventato ormai il re di questo genere letterario grazie alla trilogia di Mille nnium di Stieg Larsson buonanima ( nella foto).

Terroristi s’intitola infatti il decimo e ultimo libro (edito in Italia da Sellerio) della coppia fondatrice del mystery scandinavo: Maj Siöwall e Per Wahlöö, compagni anche nella vita, fino alla morte di lui nel 1975. Terroristi uscì proprio in quell’anno e pur ambientato ancora nel mondo della guerra fredda anticipa gli scenari globali del terrore degli anni duemila.

Nato da sinistra come forma di“impegno” e di critica sociale, dalla crisi della socialdemocrazia alla xenofobia (un nome per tutti, il più famoso: Henning Mankell e il suo Wallander), il giallo svedese fa i conti già da tre lustri con il pericolo di un attentato di matrice islamica. È il caso, per esempio, del settantenne Leif GW Persson, criminologo, giurista nonché ex consulente del ministero della Giustizia e dei Servizi segreti del suo Paese. I suoi gialli sono pubblicati da Marsilio e Persson è famoso per lo stile ferocemente geniale che racconta con ironia “la verità sulla società”(ha fatto anche una trilogia sulla “caduta dello Stato Sociale”). Un anno fa è uscito da noi Presunto terrorista: Lisa Mattei, dal nome italiano, è il capo operativo della sicurezza della polizia svedese e viene avvertita dai colleghi inglesi che è in preparazione un attacco suicida contro il re e la regina e alcuni componenti del governo. L’attentato è previsto a Stoccolma per il 6 giugno, festa nazionale. Il sospettato è un somalo che vive stabilmente in Svezia con la sua famiglia: “Stiamo parlando di un attentato suicida. Il nucleo sarebbe formato da più di dieci persone, tutte della stessa famiglia. Cittadini svedesi che risiedono qui da molto tempo”. L’intrigo è complesso, da spy-story, con sorpresa finale e con una gigantesca, segreta operazione di intelligence.