L’ATENEO CHE AMA MARCHIONNNE
, QUALCUNO protesta, all’università diTrento e in città, per la laurea
ad honorem in Ingegneria meccatronica promessa a Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat Chrysler e incarnazione del principio secondo cui il lavoro è l’ultima delle variabili dipendenti. Il dipartimento di Ingegneria ha proposto il riconoscimento, il rettore Paolo Collini ha aderito con entusiasmo, il Senato accade- mico ha votato compatto sì con l’unica astensione del professor Giovanni Pascuzzi, ordinario di diritto privato comparato, il ministero per l’Istruzione ha dato via libera. Inutilmente Pascuzzi ha ricordato che una regola c’è: la laurea ad honoremsarebbe riservata a “persone che, per opere compiute o per pubblicazioni fatte, siano venute in meritata fama di singolare perizia nelle discipline della Facoltà o Scuola”. Qui non si tratta di Economia aziendale ma di Ingegneria meccatronica e non si capisce cosa c’entri Marchionne. Peraltro, in Economia l’ha già laureato ad honoremCassino e in Ingegneria gestionale il Politecnico di Torino. Di lauree vere ne aveva due in Filosofia e in Legge, quelle onorifiche sono già quattro più un dottorato. Le università fanno a gara, lo inseguono, anche in Canada e negli Usa. Da giovane aveva fatto l’avvocato, potremmo chiamarlo anche ingegnere.