Ottima strategia combattere terrore e morte con la guerra
Combatteremo il terrore con il terrore. Il mondo di sopra sembra aver fatte sue le parole del colonnello Miles Quaritch nello scenario politico del Medio Oriente e non solo. Tutti parlano di difesa della civiltà e della democrazia ma ognuno pensa ad un proprio tornaconto. La Russia vuole rafforzare la sua collocazione nel Mediterraneo, l’America di Trump intende ritrovare uno spazio di azione e ad accreditare la sua presidenza, l’Europa è ben attenta a tener lontano un po’ di profughi. Tutti guardano all’oggi e mai al futuro. Adesso che ci sarebbe un argomento serio per criticare l’amministrazione Trump, l’Europa si allinea e il mondo radical chic americano ed europeo scompare. Il mondo sviluppato sa parlare solo il linguaggio della forza con il quale ha devastato e distrutto un’intera area. Prima l’Iraq, poi la Libia, adesso la Siria. Per non parlare dell’ Afghanistan. Ci commuoviamo per i bambini siriani, per i profughi annegati, per le popolazioni martoriate, ma tutti a parlare solo il linguaggio del terrore e della forza. Forse l’ultima speranza per l’umanità rimane Papa Francesco.