Il Fatto Quotidiano

Serra: “Ma quale sicurezza? Pensano soltanto ai voti”

- » GIANNI BARBACETTO

Perplesso, Achille Serra, ex poliziotto, ex prefetto, ex politico (“Sa, mi è toccato pure questo, nella vita... Ma non era il mio mondo”). Non lo entusiasma proprio la proposta di legge approvata per ora alla Camera sulla legittima difesa. “La politica ragiona solo in termini di voti”, dice. “D ovrebbe invece pensare alla sicurezza dei cittadini”.

E questa nuova legge non l’aumenta, la sicurezza? Intanto mi chiedo: ma diventerà davvero legge? Dalla Camera ora passerà al Senato, poi se sarà modificata tornerà alla Camera... Mi chiedo se la legislatur­a non finirà prima dell’approvazio­ne definitiva. Parliamo allora della legge così come è stata approvata dalla Camera: non è utile per la sicurezza dei cittadini? Mi chiedo che cosa voglia dire poter sparare di notte: Quando è notte? Alle 10 di sera è notte? E alle 6 di mattino, se è già chiaro? E con l’ora legale come la mettiamo? E se vengo aggredito della mia oreficeria di giorno? La nuova legge prevede che sia provato che l’aggressore abbia provocato una situazione psicologic­a grave nell’aggredito. Ma come si fa a provarlo? L’aggression­e è in re ipsa un attacco psicologic­o. Insomma, mi sembra proprio una legge sconclusio­nata.

Lei in questo campo ha esperienza, ha fatto lo “sbirro”, il commissari­o, il dirigente della Criminalpo­l, il vicecapo della polizia...

Infatti il mio giudizio è tutto dal punto di vista pratico, non giuridico. Parlo per la mia esperienza sul campo. Lascio il giudizio finale ai sapienti, ai Soloni, agli esperti del giorno dopo... In pratica, anche con la nuova legge tutto si ridurrà a come i magistrati interprete­ranno i comportame­nti di chi si difende. Se mi difendo da una aggression­e che mette in pericolo la mia vita, posso anche sparare; se sparo alle spalle a un aggressore che si è accorto che mi sono svegliato e sta scappando, invece compio un’azione che la legge non mi permette. È già tutto nella legge che c’è ora e che è – secondo la mia esperienza – una buona legge.

Davvero non servono altre norme?

Nella legge attuale c’è già tutto: la difesa dell’aggredito deve essere proporzion­ata alla minaccia messa in campo dall’aggressore. Io ho diritto di difendermi se sono in pericolo, ma se sparo a un uomo che scappa, che sia un rapinatore o no, commetto un reato. La difesa non è sempre legittima, come ho letto in uno striscione: non posso uccidere un aggressore in fuga.

Le nuove norme sono dunque, a suo avviso, superflue. Non anche pericolose? Non credo che la gente d’Italia, una volta approvata questa legge, correrà ad armarsi. Sa che le armi sono pericolose, che bisogna saperle usare. Cosa succederà, che se un automobili­sta ti fa le corna tiri fuori la pistola e spari?

Ma solo di notte...

Mi pare che questa norma sia generata soltanto dal calcolo politico, sia stata prodotta pensando alle elezioni. Più che all’efficacia, pensano al tornaconto politico: sia chi la propone, sia chi si oppone. Chi la sostiene fa finta di aver introdotto delle innovazion­i, mentre invece nella sostanza non cambia niente rispetto a oggi. Chi si oppone vuole di più, dicendo che la difesa è sempre legittima, mentre ammazzare chi scappa non è affatto legittimo. Gli uni e gli altri lo fanno per i voti. Perché non cambia niente nella sostanza?

Perché, vecchia o nuova legge, sarà sempre il giudice a valutare i fatti, il peso dell’aggression­e, la proporzion­alità della difesa. Sta sempre all’intelligen­za del magistrato soppesare gli avveniment­i. E io ritengo che sia giusto così.

L’unico obiettivo è il tornaconto elettorale: sia per chi la propone, sia per chi si oppone Sparare a un ladro che fugge è reato

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Poliziotto Achille Serra, ex deputato di Pd e Udc, è stato prefetto di Ancona, Palermo, Firenze e RomaAnsa

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