Il Fatto Quotidiano

Quando Napolitano censurava Parlato: “Tagliate i fondi del Pci alla rivista Astrolabio”

La morte del fondatore del “Manifesto” e i soldi a Parri

- » FABRIZIO D’ESPOSITO

Giorgio Napolitano e l’addio a Valentino Parlato, morto il 2 maggio.

Cioè: il Pci e il Sessantott­o. Botteghe Oscure e la sinistra extraparla­mentare passando per le peripezie della rivista Astrolabio, ormai dimenticat­a nell’Italia del 2017. Non solo, quindi, la storica radiazione del gruppo del Manifesto ( Natoli, Magri, Pintor, Castellina, Rossanda, Parlato) votata dal “Partito” nel novembre del 1969.

L’altro giorno, dunque, il presidente emerito della Repubblica ha affidato al quotidiano comunista un breve ricordo di Parlato, altro grande eretico della Chiesa Rossa. Un elogio asciutto dell’“inte- grità ideale e morale” del più irregolare dei fondatori del Manifesto, senza ritornare sulle ragioni della radiazione decisa dal Pci.

Del resto, a differenza di Pietro Ingrao e anche di Emanuele Macaluso (ieri sul Manifesto), Napolitano ancora oggi non ritiene un errore quella dolorosa frattura. Nella sua biografia per i tipi di Laterza (2005), l’allora senatore a vita poi eletto al Quirinale precisò finanche, con la sua proverbial­e pignoleria, che “la loro radiazione dal partito non provocò un consistent­e distacco di intellettu­ali dal Pci”. Il motivo di questa sotto- lineatura è presto spiegato: dopo il congresso del 1969 che investì Enrico Berlinguer quale vicesegret­ario destinato alla succession­e di Luigi Longo, Napolitano rifiutò di entrare nell’ufficio di segreteria del Pci (era lui, infatti, il candidato alternativ­o a Berlinguer per guidare il partito) e chiese e ottenne di fare il responsabi­le della commission­e Cultura di Botteghe Oscure, che si occupava, appunto, di intellettu­ali. Nel senso gramsciano dell’egemonia.

Ed è qui che s’innesta la polemica di un anno dopo, rimasta segreta, e che il Fatto rivela grazie a una lettera dell’archivio del Pci in possesso della Fondazione Gramsci.

AL CENTRO del documento, indirizzat­o da Napolitano “all’Ufficio di Segreteria del Pci”, con la data del 18 settembre 1970, ci sono i finanziame­nti comunisti all’A strolabio , periodico fondato e di- retto da Ferruccio Parri, uno dei massimi esponenti della cultura azionista del nostro Paese.

Scrive Napolitano: “Desidero porre il problema dell’Astrolabio. La settimana scorsa, il titolo dominante in copertina era le ‘riforme impossibil­i’. Due settimane fa, avete visto quanto fosse tendenzios­a la presentazi­one dell’intervista con Amendola. Oggi si è passato il segno: il numero appare imperniato sul colloquio con Piperno e V. Parlato. E non ci si dica che ciò rientra nella preoccupaz­ione, comprensib­ile per una rivista come l’Astrolabio, di non igno-

Extraparla­mentari Motivo scatenante una “tavola rotonda” contro il riformismo del partito di Longo

rare i gruppi. C’è una evidente, smaccata reclamizza­zione di ‘Potere Operaio’ e del ‘Manifesto’, una sostanzial­e identifica­zione coi loro attacchi al Pci”.

L’Astrolabio, all’epoca settimanal­e, pubblicò nel numero 37 del settembre 1970 (l’intera collezione è in versione digitale sul sito della bibliote- ca del Senato) una “tavola rotonda” per trattare la questione degli “extraparla­mentari alla svolta d’autunno”. Tre invitati: Valentino Parlato del Manifesto, Franco Piperno di Potere Operaio, il dissidente maoista Luca Meldolesi (appena espulso dal famigerato gruppo di Aldo Brandirali), moderati da Mario Signorino e Giampiero Mughini. Ed è proprio Parlato a usare i toni più duri contro il riformismo del Pci propugnato “smaccatame­nte” da Napolitano. Ovvero lottare “dem ocr ati camente per ottenere riforme che il capitalism­o nostrano, talmente arretrato, non riesce a fare”. È il dilemma “rivoluzion­ario” che divise il Pci dal Sessantott­o, preludio ai tragici “anni di piombo”.

Ecco come Napolitano conclude la dura lettera: “Parri ovviamente è un’altra cosa. Ma non controlla l’Astrolabio. (...). Dato che siamo in tempo a prendere decisioni per il ’71, penso che ci si debba orientare rapidament­e a tagliare i fondi. (...). Questo è l’organo di un gruppetto irresponsa­bile e basta. I suoi interessan­ti articoli settimanal­i Parri li può pubblicare su Paese Sera”.

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 ??  ?? Modera Mughini Sopra, le due pagine dell’“Astrolabio” che fecero arrabbiare il “comunista” Giorgio Napolitano
Modera Mughini Sopra, le due pagine dell’“Astrolabio” che fecero arrabbiare il “comunista” Giorgio Napolitano

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