Il Fatto Quotidiano

Le turbo-fritture di pesce: un voto che va a 939 all’ora

A Salerno più di 11mila votanti dalle 8 alle 20. Ad Agropoli, nel regno di Franco Alfieri (fedelissim­o di De Luca) l’ex premier prende il 93%

- FD’E

La frittura di pesce implica il concetto di velocità. Frijenno magnanno, scolpisce un detto napoletano diventato universale. Friggendo, mangiando. Due azioni quasi simultanee. Da domenica anche: friggendo, votando.

Giuseppe Balzamo è stato il coordinato­re della mozione Orlando a Napoli. Ha fatto le divisioni e si è scoperto incredulo.

Sostiene il meraviglia­to Balzamo: “A Salerno hanno votato 11.270 persone e Renzi ha preso 9.164 voti, il 78,57 per cento. Significa che alle urne sono andate 939 persone all’ora”. Un record mondiale di velocità.

Domenica, alle primarie aperte del Pd, si votava dalle otto di mattina alle otto di sera. Dodici fatidiche ore.

L’INCREDULO orlandiano aggiunge dati su dati: “Tenendo presente che a Napoli e provincia, circa tre milioni di abitanti, hanno votato 50.474 persone, a Salerno e provincia, con un terzo di residenti, circa un milione, sono andati alle urne in 47mila. Quasi lo stesso numero”.

Ma è ad Agropoli che il renzismo al ribasso di domenica scorsa si rialza all’improvviso, toccando vette nordcorean­e: “Ad Agropoli hanno votato 2.455 persone e Renzi ha preso il 93 per cento, con 2.253 voti. Poi 96 a Emiliano e 66 a Orlando”. Indi, 28 schede bianche e 12 nulle. Le cifre della velocità sono impression­anti: 208 persone all’ora. Conclude Balzamo: “Sono dati che vanno oltre ogni tendenza nazionale. Indicano una patologia”.

Salerno e Agropoli. Quale patologia incombe sul boom di affluenza alle primarie? Salerno vuole dire la dinastia De Luca: il governator­e Vincenzo e i figli Piero e Roberto, già avviati alla politica. Agropoli è il feudo di Franco Alfieri. De Luca, Alfieri. La velocità del voto rimanda all’indimentic­ato audio rivelato dal Fatto alla vigilia del referendum costituzio­nale del 4 dicembre.

Una riunione a porte chiuse in un albergo napoletano, a metà novembre. Il governator­e e centinaia di amministra­tori locali. L’appello per il Sì perché con Renzi sono arrivati “fiumi di soldi”.“Poi vi piace Renzi non vi piace Renzi a me non me ne fotte un cazzo”.

De Luca indicò un esempio da seguire: “Prendiamo Franco Alfieri, notoriamen­te clientelar­e”. Risate. Applausi. “Come sa fare lui la clientela lo sappiamo. Una clientela organizzat­a, scientific­a, razionale come Cristo comanda. Che cosa bella”. Altri applausi. “Ecco, l’impegno di Alfieri sarà di portare a votare la metà dei suoi concittadi­ni, 4mila persone su 8mila. Li voglio vedere in blocco, armati, con le bandiere andare alle urne a votare il Sì. Franco, vedi tu come Madonna devi fare, offri u- na frittura di pesce, portali sulle barche, sugli yacht, fai come cazzo vuoi tu, ma non venire qui con un voto in meno di quelli che hai promesso”.

FRANCO ALFIERI è il sindaco di Agropoli. Alle primarie è stato eletto nell’assemblea nazionale del Pd.

Sindaco, ad Agropoli le primarie veloci hanno registrato tre persone e mezzo al minuto.

Da noi le primarie sono state la festa di una comunità piena di passione, una festa di grande democrazia. Abbiamo allestito un seggio con nove cabine e sedici postazioni per la registrazi­one. L’allestimen­to presuppone una molla, uno stimolo.

Mi scusi, perché si sorprende? Io faccio il sindaco con il 90 per cento dei voti e sono stato il capolista della mozione di Renzi. Se non tiene presente questo dato è impossibil­e capire tutto il resto, a partire dalla mobilitazi­one per il voto. In tutto il collegio siamo passati da due a tre seggi nell’assemblea nazionale. Il nostro lavoro sul territorio è stato premiato.

È proprio quel territorio a indurre i sospetti. Lei ricorderà le fritture di pesce.

Basta con questa storia. Mi rattrista. Mi avete messo un marchio addosso. Quella di De Luca era una battuta. Mi creda, domenica, c’è stata una calca spontanea, festosa.

Tre persone e mezzo al minuto? Abbiamo allestito nove cabine FRANCO ALFIERI

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Il governator­e campano Vincenzo De Luca va a votare con i figli Piero e Roberto
L’occhio di Salerno Famiglia Il governator­e campano Vincenzo De Luca va a votare con i figli Piero e Roberto
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