Assalto neofascista all’agenzia Onu: “Collusi”. Ma sbagliano indirizzo
Oim scambiata per un’organizzazione non governativa
Nella
polemica politica sui presunti rapporti tra le Ong e gli scafisti, non poteva mancare Forza Nuova. Che ieri ha inscenato l’occupazione della sede romana dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim). Una ventina di militanti tra sofisticati slogan politici (“Non ce l’abbiamo noi, non ce l’avranno loro, diritto alla casa, diritto al lavoro”) e fumogeni, hanno appeso all’ingresso dell’Oim uno striscione che riassume la questione così: “Ong Scafisti”. Al Fattoquotidiano.it un organizzatore spiega: “Ong di conseguenza collusa con questa invasione incontrollata”. E pensare che l’Oim non è neanche una Ong: è un’agenzia delle Nazioni Unite, di cui fanno parte 165 Stati, non soccorre i migranti e si occupa di varie attività, dall’assistenza ai punti di sbarco.
Forse i militanti erano confusi o forse il punto sono i migranti: “Quando abbiamo spiegato che non siamo una Ong – dice Flavio di Gia- como, portavoce dell’Oim – ci hanno risposto che comunque aiutiamo i migranti”.
Il direttore dell’Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo, Federico Soda parla di atto “vandalico” che “non aiuterà ad affermare le posizioni di stampo xenofobo. Condanniamo le accuse rivolte” ai soccorritori. Dopo un paio di ore la protesta è finita, ma non sarà l’unica. “È stato un primo avvertimento – dice Alessio Costantini, responsabile romano di Fn –Siamo pronti ad assediare il Parlamento se l’invasione non viene fermata”. E qualora dovessero andare in Parlamento, speriamo che non sbaglino sede. Magari li ritroviamo al Quirinale. tore è Berlino. Potrebbe non essere l’unico.
L’ipotesi di una sorta di “black list” circola da giorni negli ambienti governativi e negli apparati che stanno affrontando il tema dell’immigrazione e quello, connesso, delle presunte collusioni tra alcune Ong e i gruppi criminali che gestiscono le partenze di gommoni e barchini dalle coste libiche, denunciate dal procuratore di Catania Carmelo Zuccaro e oggetto di indagini non solo nel capoluogo etneo ma anche, e forse soprattutto, a Trapani. Qui infatti una Ong è sotto inchiesta per fav o r eg g i a m en t o dell’im m i g r azione clandestina per essere entrata in azione senza aver ricevuto alcun segnale di Sos e senza la richiesta di intervento del comando della Guardia costiera di Roma, che in via generale coordina il lavoro di tutte le Ong che gestiscono le nove imbarcazioni impegnate nel soccorso nel Mediterraneo.
Convocato
Sarà sentito il pm di Trapani che indaga per “favoreggiamento” Nuovi soccorsi, partenze in calo
COME RIPORTATOieri da Corriere della Sera e Messaggero, alla base delle rivelazioni del procuratore catanese Zuccaro, che ormai da giorni infiammano il dibattito politico, c’è un rapporto di Frontex, l’agenzia europea della guardia costiera e di frontiera, secon-