Il Fatto Quotidiano

La polizia a cavallo conquista la città di Milano

- MONICA PEROZZI VITO MATTEO FEDE RAUL BERSANI FRANCO TACCIA ROBERTO COLLA

Scrivo alla sindaca Raggi per informarla di un fatto a dir poco increscios­o che si sta consumando fra il Quadraro e la Procura della Repubblica. Ormai quattro anni or sono, ho perso la mia casa, crollata per via di scellerati permessi rilasciati dall’ex VI° Municipio a scavare parcheggi sotterrane­i in uno stabile che aumentava delinquenz­ialmente la cubatura a 50 metri in linea d’aria dalla mia abitazione. Finora ho perso 160 mila euro, di cui ne ho recuperati appena 30 mila. Tutto bene (si fa per dire), quel che finisce bene? Manco per idea. Nel frattempo un gruppo di cittadini sedicenti rivoluzion­ari, non essendo intervenut­a per sanare la protezione civile ( perché?), ha pensato bene di raccoglier­e pagine e pagine di firme per avviare, con l’ausilio di avvocati, un procedimen­to contro la sottoscrit­ta. Risultato? La settimana scorsa sono stata contattata da un penalista nominato d’ufficio, che mi ha messa al corrente del fatto che la Procura della Repubblica mi chiama a giudizio contestand­omi la non messa in sicurezza della voragine, secondo quanto stabilito dall’articolo 677 del codice penale. Rischio sei mesi di carcere e/o un’ammenda a partire da 309 euro.

Ora, benché sappia che la giustizia italiana si situa al 138° posto nel mondo dopo il Congo belga, le chiedo: cosa farebbe lei al mio posto? L’avviso che mettersi nei miei panni non è cosa facile, visto che ho metastasi in tutto il corpo e a breve lascerò questo mondo, condizione questa che mi constringe­rà ad ammettere la colpevolez­za perché non voglio lasciare una così triste eredità giudiziari­a.

Lei, prima cittadina, cosa può fare per evitarmi oltre il danno (la casa era la mia ricchezza, dato che ho solo una pensione d’invalidità di 291 euro) anche la beffa?

Perché tanta rabbia da Saviano verso i 5Stelle?

Tra le “fonti” del Movimento, in cui si annovera il Rapporto Frontex 2017, ora c’è anche il procurator­e capo, Carmelo Zuccaro. Se il Movimento non avesse acceso un faro su quelle dichiarazi­oni rese in audizione alla Camera, oggi nessuno, né io né Saviano, avrebbe potuto sapere nulla in merito. Al Movimento va dunque riconosciu­to il merito di avere scoperchia­to un vaso di Pandora.

Saviano ha rivolto una domanda CARO FURIO COLOMBO, improvvisa­mente a Milano, davanti alla Stazione Centrale, compaiono squadroni di poliziotti a cavallo che prendono il controllo della piazza, scacciando gli immigrati con i loro fagotti e i loro figli, nonostante non abbiano un posto in cui stare. Stavano girando un film o annunciand­o un nuovo modo di governare? PROVO A FORMULARE LA DOMANDAin un altro modo: in quale capitolo della Storia italiana collochere­mo la narrazione di questa nuova avventura, con la Polizia a cavallo italiana che carica dei disperati senza casa che sono cacciati da centri di accoglienz­a o detenzione, in quanto ritenuti non degni di diritto di asilo? Si sono accampati in strada (nel caso sui gradini di statue antistanti la Stazione Centrale) perché nessuno ha pensato che gli esseri umani devono mangiare, dormire e lavarsi. L’iniziativa di caricarli con truppe a cavallo in quanto ingombro del decoro urbano offende il sindaco. Perché Sala permette che nella città che rappresent­a e di cui è responsabi­le, uomini donne e bambini vengano affidati agli zoccoli dei cavalli, con una trovata zarista tipo “Dottor Zivago”?

Quella carica di militari a cavallo che mettono ordine fra la teppaglia offende i milanesi: anni e anni di pretese che “Milan l’è un gran Milan” e dichiarazi­oni un po’ azzardate sulla vera capitale d’Italia, e poi arrivano i cosacchi della Questura. Sì, certo, persino prefetto e assurdamen­te aggressiva in merito: “È giusto che un Movimento, sull’onda dell’indignazio­ne procuratag­li dall’allarme lanciato da un Procurator­e, produca in poco meno di una settimana e grazie al contributo di ‘menti geniali’, una legge, che nessun Procurator­e gli ha mai chiesto, che rivoluzion­a il processo penale e che si proponga di raggiunger­e accordi a livello globale e con le forze politiche attualment­e in Parlamento?”

Certo che no. Ma se questo è il cinismo della politica, allora mi chiedo cosa sia quello di Salvini. Veniamo poi al caso “dossier Servizi Segreti”. Che Zuccaro abbia disposto intercetta­zioni preventive è certo, a meno che, stando sempre a Saviano, Travaglio sia un autore inaffidabi­le.

Queste intercetta­zioni possono essere svolte dai servizi segreti civili? Assolutame­nte Sì. Laddove esistesse un dossier dei servizi, il Copasir dovrebbe farne parola? Assolutame­nte No. questore di Milano hanno una importante ragione da offrire: ordine del ministro dell’Interno già Pci, Pds, Ds e ora Pd, Minniti. Ma vi rendete conto dello stato morale in cui è ridotta l’Italia e la sua politica? Una parte della casta (la nuova casta digitale), in co-produzione con la Lega, vuole sgombrare il mare da chiunque si macchi del reato di salvare chi annega (argomento forte: è impossibil­e che una Ong salvi qualcuno senza un tornaconto). L’altra parte della casta, democratic­a e resistenzi­ale, ha due progetti: o blocca in Libia i migranti che danneggian­o il decoro del nostro Paese. O ripulisce le piazze di quelli che purtroppo sono arrivati, con cariche di cavalleria zarista che certo attraggono la favorevole attenzione dei nostri visitatori stranieri. Ora posso rispondere alla domanda posta all’inizio. In quale capitolo della Storia italiana metteremo le cariche di Milano? Io credo che il luogo giusto sia: accanto alle cannonate di Bava Beccaris contro gli scioperant­i milanesi che, all’inizio dell’altro secolo, osavano andare in piazza. Sono passate rivolte, resistenze e vittorie operaie ma, ammettiamo­lo, Bava Beccaris che usa il cannone sugli inermi che guastano il decoro e irritano i Maroni di tutti i tempi, ha vinto. È il capitolo della viltà. Contro i poveri, contro i senza potere, è facile. Ma è sicuro, Minniti, che una simile iniziativa porta voti?

Furio Colombo - il Fatto Quotidiano

00184 Roma, via di Sant’Erasmo n°2 lettere@ilfattoquo­tidiano.it Solo per fede o per una superficia­lità cronica si può credere alla regolarità di elezioni “fatte in famiglia”, senza alcun tipo di controllo esterno.

È stato dimostrato che ci sono stati dei brogli durante le elezioni politiche “nonostante l’organizzaz­ione minuziosa prevista per legge”, secondo la quale le schede sono numerate e sottoscrit­te dai membri dei seggi e non rese disponibil­i a chiunque per votarle più e più volte, come si può credere a questo genere di consultazi­oni?

Posso testimonia­re per esperienza diretta, in quanto militante di un partito che ha governato per anni con Berlusconi, quanto fossero “fantasiosi” i risultati di consultazi­oni simili. Prima di fornire numeri alla stampa, secondo direttive interne al partito, moltiplica­vamo i dati per dieci.

Spero che il “Bomba” abbia un brusco risveglio con elezioni vere. Per “farsa” si può intendere o un genere teatrale con situazioni comiche, oppure un comportame­nto poco serio. A voi la scelta su quale delle due definizion­i si adatti meglio alle recenti primarie dell’ex maggior partito della sinistra. Dopo la prima pagliaccia­ta che fruttò all’Italia il governo Renzi passiamo ora alla seconda per spianargli meglio la strada al rientro. È un fatto noto che alle primarie del Pd abbiano votato tutti, nel senso letterale della parola, anche persone che con il partito non c’entrano assolutame­nte nulla, dai profughi ai sedicenni che diventeran­no elettori tra due anni, dagli infiltrati di altri partiti a quelli che in paesi con 5000 residenti sono andati a “scrivere” Renzi in 2500 quando alle elezioni nazionali non sono mai stati in più di 1000.

A me pare delinearsi un corollario di validi motivi per tenere lontano il governo Renzi e chi lo sostiene. Essendo stato tacitato in un articolo nella Gazzetta di Parma devo ricorrere più in alto per sottolinea­re la mia avversione alla tangenzial­e in piena campagna che il sindaco Fecci intende costruire a Noceto. Il progetto risale agli anni 80, e in linea con quei tempi, era figlio di un sistema di cospicue tangenti. L’attuale Sindaco continua a proporre questo tratto di strada, tanto costosa quanto devastante. La tangenzial­e era un cavallo di battaglia del suo programma elettorale, ma io vorrei chiedere conto di ben altri progetti: ad esempio della discarica per inerti trasformat­a in deposito di materiali tossico- nocivi chiusa dalla Dia, ubicata a 800 metri dalla piazza, ma di cui nessuno si accorse. O del perchè non si utilizzi l’impianto costruito nel 2009 in grado di sviluppare energia il rinnovabil­e.

Consiglio vivamente al Sindaco di presentare quanto prima le sue dimissioni. Il paese di Noceto ha veramente bisogno di rinascere. E basta con queste logiche clientelar­i, fatte di candidati “amiconi”, meglio ancora se “acchiappav­oti”. La gente richiede profession­alità e competenza.

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