Roberto Magris in trio dà lezioni agli americani
Come si suona negli Stati Uniti
PROGETTO europeo per il pianista triestino Roberto Magris, uno dei pochissimi jazzisti italiani ad avere una visione internazionale del jazz (da 10 anni è direttore artistico della JMood Records di Kansas City) e prima uscita discografica ufficiale per un trio d’eccezione. Ad affiancare Magris ci sono due leggende del jazz ceco, Frantisek Uhlir (contrabbasso) e Jaromir Helesic (batteria). La nascita del MHU Trio è fatto di ieri ma i suoi componenti hanno alle spalle anni di assidua e più che proficua collaborazione. “Frantisek e Jaromir sono artisti e amici che conosco e stimo da oltre 35 anni, con loro ho suonato e inciso in svariate occasioni nel corso della mia carriera – racconta Magris – Ci siamo rincontrati nel 2015 per alcuni concerti, anche se da un po’ di tempo non ci capitava di incrociarci abbiamo ritrovato la stessa complicità di sempre, anzi qualcosa di più e l’idea di dare ufficialmente vita al trio è venuta da sé. Con uguale naturalezza sono approdati in una sala di registrazione, e ne sono usciti con “Prague AfterDark”, 10 tracce che sono celebrazione della sensibilità europea nell’affrontare, e far propria, la lezione del jazz Usa. Ai brani di Nichols, Pullen, Kern e Robin si alternano quelli a firma Magris (5) e Uhlir (2) per una lezione di grande jazz.