Mega incendio: paura per amianto e diossina
La nube visibile anche dalla Capitale, coinvolti 21 Comuni dei Castelli
Un incendio mai visto alle porte di Roma, con un estensione dell’area colpita dalla nube dei gas sprigionati dalle fiamme che ha raggiunto l’intera area dei Castelli Romani e il terrore per la possibile presenza di amianto, oltre alla diossina. Da Pomezia – dove ancora stamattina i Vigili del fuoco stanno cercando di spegnere il rogo dell’impianto sulla via Pontina Vecchia – fino a Velletri e al litorale di Anzio e Nettuno, l’odore acre delle scorie bruciate si è diffuso lentamente per l’intera giornata di ieri.
QUASI mezzo milione di abitanti colpiti, concentrati in un’area divisa su una ventina di Comuni, a sud del Raccordo anulare, messi in allerta anche da Virginia Raggi, nel suo ruo- lo di sindaco della Città metropolitana di Roma. Un’emergenza ambientale, con la Asl Roma 6 che invitava, fin dal mattino di ieri, la popolazione dei Comuni limitrofi alla zona dell’incendio a chiudere le finestre e a evitare di uscire in strada, mentre il Comune di Pomezia ha disposto la chiusura delle scuole nell’ar ea di due chilometri attorno al grande rogo.
La Procura di Velletri – che ha già aperto un fascicolo disponendo il sequestro dell’impianto – sta aspettando i primi dati ambientali e investigativi: “Le previsioni non sono tranquillizzanti – spiega il procuratore Francesco Prete – è un brutto incendio. Per ora c’è una prima indicazione di incendio colposo, ma non escludiamo nulla, dobbiamo attendere i primi rilievi”. La paura della popolazione è che quel fumo, nero e denso, visibile an- che dai piani alti del centro di Roma, possa nascondere sostanze pericolose. La questione chiave, che ancora non ha ricevuto una indicazione chiara, è capire che tipo di rifiuti fossero stoccati nei locali degli impianti quando, poco dopo le 8 di ieri mattina, sono partite le prime fiamme. L’attività era gestita inizialmente dalla Eco X srl, titolare di una autorizzazione per lo stoccaggio e il trattamento di rifiuti speciali, anche pericolosi, rilasciata dalla Regione Lazio nel 2010. Negli archivi della Regione risulta il passaggio dei capanno- ni distrutti dall’incendio, attraverso l’affitto di un ramo d’azienda, alla Eco servizi per l’ambiente, altro gruppo attivo nel settore dei rifiuti industriali, attuale gestore degli impianti, avvenuto nel luglio del 2014. L’attuale amministratore delegato è Antonio Buongiovanni, originario della provincia di Caserta, mentre risulta procuratore speciale Salvatore Guglielmino, imprenditore catanese attivo nella zona dei Castelli da diversi anni.
Tenete chiuse le finestre di abitazioni, scuole, uffici, strutture sanitarie e socioassistenziali nei Comuni colpiti VIRGINIA RAGGI
L’allarme L’Asl Rm 6: “Possibile la presenza di coperture in eternit nei capannoni”
I MATERIALI trattati finiti nell’incendio potrebbero essere imballaggi, composti soprattutto da plastica e carta. In questo caso la principale preoccupazione riguarda la possibile presenza di diossine nella nube, nodo che potrà essere definitivamente sciolto solo nei prossimi giorni. Come quello delle coperture dei capannoni in amianto. La Asl ha invitato la popolazione a lavare accuratamente le verdure “di produzione propria”. Un vero incubo per la zona, sede di migliaia di aziende agricole.