Il Fatto Quotidiano

“Meglio finire sparati che morire di stenti”

Guadalupe racconta via Skype: “Solo i colectivos sono rimasti con il governo”

- ROB. ZUN.

Anche Guadalupe oggi parteciper­à a Maracaibo alla marcia delle donne vestita di bianco e con un fiore in mano da donare ai militari che le si pareranno davanti. Ma non ci sono solo loro: “I colectivos sono gruppi di militanti e sostenitor­i del chavismo ai quali il presidente ha dato armi e soldi per minacciare i cittadini che non aderiscono alle iniziative propagandi­stiche. La distribuzi­one di armi non è certo prevista dalla Costituzio­ne ma ormai Maduro fa ciò che vuole grazie al governo e alla Corte di giustizia che è sotto il suo controllo, e ha sempre bocciato i disegni di legge del Parlamento, guidato dall’opposizion­e dal 2015”. Guadalupe è un nome di fantasia perché questa docente di diritto costituzio­nale presso l’università pubblica della seconda città del paese teme di venire arrestata o essere presa di mira dai colectivos. La professore­ssa si ritiene fortunata perché guadagna 200 mila bolivares a fronte del salario minimo di 60 mila, ma anche per la classe medio alta del Venezuela la vita quotidiana è diventata dura.

“L’altro ieri ho comprato 10 pagnotte e ognuna costava 2.000 bolivares, mentre un chilo di latte in polvere 19 mila. Il latte, quando c'è, costa ancora di più. Secondo voi come possono sopravvive­re i pensionati ai quali lo Stato non concede la tessera mensile con i buoni alimentari, o le famiglie di 4 persone in cui uno solo lavora per nemmeno 100 mila bolivares al mese?”.

“NEI SUPERMERCA­TI - continua la docente - i beni alimentari venduti sono quasi tutti colombiani o messicani, al mercato nero invece si trovano anche quelli locali ma co- stano comunque molto a causa della scarsa produzione e per l’ inflazione che cresce costanteme­nte ”. Guadalupe sottolinea che la produzione di pane si è ridotta enormement­e a causa delle pressioni del governo nei confronti delle società che da decenni gestiscono questo settore. “Il motivo delle ritorsioni è da ricercarsi nel fatto che queste imprese non sono mai state chaviste e quindi nemmeno a favore di Maduro. Ma ormai solo i membri del colectivos­lo sono, per convenienz­a, mentre il resto del paese cerca solo di sopravvive­re. La misura però è colma, la gente non ne può più di vivere di stenti”, dice con rabbia via skype. Fa un certo effetto pensare che internet funzioni mentre i frigorifer­i sono fuori uso per mancanza di elettricit­à. “L'elettricit­à è razionata perché tutto il petrolio che abbiamo viene venduto all'es te ro ”, continua. È la contraddiz­ione più evidente che si verifica spesso nelle nazioni che basano la propria economia su una sola voce, specialmen­te se questa voce si chiama petrolio, che innesca trattative illegali, tangenti, corruzione e miseria quando il prezzo precipita. “Fino a quando il prezzo del petrolio era alto, nono- stante la corruzione dilagante lo stato riusciva a fornire ancora qualche servizio alla cittadinan­za, ma dall'anno scorso tutto è andato a rotoli. Le farmacie sono vuote. Anche i medicinali dobbiamo comprarli al mercato nero, quandoci riusciamo ”. Per questo ora la gente è disposta a correre il rischio di morire sparata o schiacciat­a da un blindato della polizia. “La maggior par tedino i sente di non avere più nulla da perdere”, conclude la docente che non ha chiesto la tessera alimentare per non sottrarla a chi ha meno di lei.

Quando il prezzo del petrolio era alto qualche servizio per i cittadini c’era, dall’anno scorso è andato tutto a rotoli

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Reuters Scontri continui Oppositori durante una protesta a Caracas
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