Il Fatto Quotidiano

Briatore, l’ospite perfetto col vaffa pronto

- » NANNI DELBECCHI

Nella Tv italiana chi può conduce, chi non può va in Honduras oppure dalla D’Urso, e chi può di più va dove gli pare quando gli pare. Flavio Briatore ha fatto presto a bruciare le tappe, dopo una sola edizione di The Apprentice ha fiutato il rischio (si può perfino essere eletti presidenti) e si è messo a fare l’ospite di profession­e. Quello è il vero bengodi, come i politici insegnano: non devi fare una cippa a parte rispondere alle solite domande, non devi nemmeno alzare il culo perché ti fanno il collegamen­to su misura. Nella prima puntata di

Tiki Taka NewsPierlu­igi Pardo si è collegato con Montecarlo pur di avere il più mondano degli uomini di mondo (lui non ha fatto il militare a Cuneo, ci è proprio nato).

Briatore non si è mai capito bene che mestiere faccia, ma l’ospite ha imparato a farlo meglio di chiunque altro. Per sbroccare – e alzare lo share– anche i più scafati hanno bisogno di un bersaglio, o di una spalla. Ogni gatto ha bisogno di una volpe. Lui no. Lui sa fare tutto da solo. È bastato che Par- do gli chiedesse “A Montecarlo esistono i poveri?” per mandare a quel paese il conduttore, i suoi ospiti, i talk in generale e indicativa­mente tutto il genere umano al di sotto di un certo reddito. “Perché spaccate i maroni sempre a me?”

Ma come perché. Solo un babbano potrebbe pensare che un tipo tanto arrogante e rissoso si sia giocato la possibilit­à di essere invitato in Tv. Tutto il contrario: da noi è così che si diventa contesi dalle migliori famiglie.

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