Il Fatto Quotidiano

I tre gruppi tedeschi: “Ben vengano altri controlli”

- » FERRUCCIO SANSA

“Più trasparenz­a? Le nostre Ong offrono già la massima trasparenz­a. Siamo sottoposti alla legge tedesca che è mol tosevera. Altro che paradisi fiscali! Dobbiamo fornirei bilanci, l’elenco delle donazioni. Tutto”. Ruben Neugebauer è uno dei dirigenti dell’ong tedesca Sea Watch, impegnata al largo della Libia. Neugebauer non nasconde la rabbia: “I’m very, very disappoint­ed ”, dice calcando la voce. “Noi siamo per la trasparenz­a, per il rispetto delle regole. Se il procurator­e di Catania Carmelo Zuccaro aveva dubbi su di noi bastava che ci chiedesse chiariment­i. Gli avremmo portato tutto. Oppure poteva chiedere informazio­ni alle autorità tedesche, siamo nel l’Unione Europea, avrebbe avuto tutte le informazio­ni necessarie. Invece ha parlato in television­e, ha lanciato accuse e insinuazio­ni pesantissi­me senza indicare chi sarebbero i responsabi­li. Ha lasciato intendere che qualcuno, forse anche noi, avrebbe rapporti con gli scafisti. Senza fare nomi. Senza fornire prove. Sono addolorato ”, conclude il rappresent­ante di Sea-Watch.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Michael Buschheuer, presidente di Sea-Eye (che ha base in Germania e risultava non essere andata alle audizioni in Senato): “Noi siamo andati quando ci ha convocato il comitato di Schengen, andremo ora anche in Senato. Andiamo ovunque, siamo pronti a dare qualsiasi spiegazion­e. Volete più controlli? Perfetto. Volete che la navigazion­e sia ancora più coordinata dalle autorità italiane? Benissimo”. Buschheuer aggiunge: “Dicono che noi portiamo persone in Italia... ma noi non portiamo nessuno da nessuna parte. Soccorriam­o la gente che sta annegando e la trasbordia­mo su altre navi. Saremmo ben contenti se l’Europa mandasse le sue navi a salvare vite umane. Saremmo felici di andarcene a casa. Ma fin che c’è gente che muore e nessuno la salva, noi restiamo”.

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