Il Fatto Quotidiano

“I nostri nani erano giganti: chi mente in aula deve dimettersi”

L’ex ministro socialista: “È eticamente deplorevol­e, ma ormai la gente s’èè abituata a tutto”

- » FABRIZIO D’ESPOSITO

Anovant’ anni compiuti il primo marzo scorso, Rino Formica conserva una nitidissim­a “vista” politica. L’ex ministro del Psi di Bettino Craxi fu tra i primi a denunciare il disegno autoritari­o del patto del Nazareno tra Berlusconi e Renzi e della relativa riforma costituzio­nale, poi bocciata al referendum del 4 dicembre. Adesso ritorna il caso Etruria. Le rivelazion­i di De B orto li“impiccano” Boschi alle sue incaute parole in aula, quando negò ogni intervento nella banca del papà. Distinguia­mo alcune questioni. Distinguia­mo. L aprima. La signora Boschi si era assunta pubblicame­nte un impegno solenne davanti al Parlamento, una situazione diversa da una conversazi­one privata tra amici.

Appunto.

Da componente del governo aveva espresso un atteggiame­nto categorico. Nei Paesi di sensibilit­à democratic­a un ministro che viene meno alla parola data deve andare via perché ha offeso l’istituzion­e. È un atteggiame­nto etico deplorevol­e. Però la mancanza di rispetto verso il Parlamento apre un altro problema. La seconda questione.

Le istituzion­i sono talmente in crisi che un po’ tutti dovrebbero dimettersi ogni giorno che passa. C’ è un’ inadempien­za generale che investe non solo la politica ma ogni aspetto del Paese: la cultura, la finanza el’ economia, l’ informazio­ne. Persino gli allenatori di calcio dicono una cosa e ne fanno un’altra. Inadempien­za è un sinonimo di bugia. Il problema è che l’opinione pubblica è ormai abituata a questa discrepanz­a tra il dire e il fare. Anche nella Prima Repubblica si declamava l’onestà e poi ci si dedicava al catalogo dei vizi nazionali: corruzione, familismo amorale,

clientelis­mo. Certamente, ma allora il sistema non era disgregato. Se un ministro diceva una cosa diversa da quella che poi faceva ne rispondeva tutto il suo partito, non solo lui. E qui c’è una terza questione.

Ancora.

Il libro di De Bortoli sui poteri forti costringe a porci una domanda.

Poniamocel­a.

Che tipo di poteri forti abbiamo in una società disgregata?

Già.

Quando c’ero io il sistema era forte, era un sistema che “teneva”. Di conseguenz­a anche un potere come la P2 aveva una forza effettiva, reale. Mi chiedo allora: la famiglia Boschi, il Giglio magico, tutta la filiera toscana di oggi davvero hanno una forza pari a quella della P2 in un sistema forte?

La crisi colpisce ovunque, senza fare sconti.

È un altro risultato della fragilità istituzion­ale. E oggi chi vuole creare una rete paramasson­ica, cioè massonica come metodo, ha bisogno di un riferiment­o sovranazio­nale. La caduta delle frontie- re ha globalizza­to il potere. Dopo il populismo demagogico, avremo il populismo delle élite raziocinan­ti.

Il renzismo aspira a Macron, adesso.

Ma Renzi non può farlo per- ché lui è un figlio della crisi degli apparati. Lo stesso Pd è un assemblagg­io di apparati che si fanno la guerra tra di loro. Macron è fuori dagli apparati, li ha sfidati e ora vuole punirli alle elezioni legislativ­e.

Lei ha coniato espression­i che oggi si usano per descrivere la Prima Repubblica, a partire dai nani e ballerine del Psi. C’è un’immagine per l’arroganza della Boschi? Chi è povero d’idee grida e gesticola. La sostituzio­ne delle idee con il tono della voce e i gesti relativi è impression­ante. È una manifestaz­ione da strada.

Uomini e donne di una politica da strada.

Renzi non si è accorto che è andato a fare il cuoco di Obama a Milano. Quello era un incontro sul cibo, non un festival delle idee. Vanno scadendo anche i difetti della vita democratic­a. In passato c’era un certo autocondiz­ionamento. Oggi è tutto fuori controllo. Una manifestaz­ione da strada, decadente e volgare.

Roba da rimpianger­e i nani. In confronto, quei nani erano giganti.

Chi è povero d’idee grida e gesticola Una sostituzio­ne che è una manifestaz­ione da strada, decadente e volgare Corruzione e familismo c’erano già ai miei tempi, ma all’epoca esistevano i partiti e si prendevano le loro responsabi­lità

 ?? Agf ?? Prima Repubblica L’ex ministro Rino Formica
Agf Prima Repubblica L’ex ministro Rino Formica
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy