Vaccini obbligatori, il decreto parte monco: nodo coperture
Chi paga La platea è enorme, ma alcuni sieri oggi sono forniti a pagamento per i nati prima del 2017. Renderli gratuiti costa
Il decreto presentato quattro giorni fa dal Consiglio dei ministri allarga fino a 12 l'elenco dei vaccini resi obbligatori. Secondo le dichiarazioni della ministra della Salute Beatrice Lorenzin la somministrazione sarà gratuita. Se le promesse verranno rispettate, per le Regioni si aprirà un buco di bilancio di considerevole dimensione da colmare.
IL PIANO di vaccinazione di massa da realizzare a partire dal prossimo anno scolastico è sicuramente il più vasto che la sanità italiana abbia mai affrontato. In assenza di una delle vaccinazioni previste i bambini in un’età compresa tra 0 e sei anni non potranno accedere ad asili nido e scuole materne. Saranno tenuti a essere vaccinati, pena la sospensione della patria podestà e multe fino a 7.500 euro, anche i ragazzi dai 6 ai 16 che frequentano la scuola dell'obbligo. Molte regioni attualmente fanno pagare, chi più chi meno, le dosi somministrate per alcuni vaccini finora solo consigliati che con il decreto Lorenzin diventeranno obbligatori, come l'anti-meningococco B e l'antivaricella. In generale tutti gli enti locali hanno vincolato la gratuità delle vaccinazioni in relazione alle fasce di età in cui sono previste le somministrazioni obbligatorie e che sono state scompaginate dal nuovo decreto. Secondo i dati sulla popolazione raccolti dall'Istat al primo gennaio 2016 i residenti nel paese con un'età compresa tra 0 e 16 anni erano 9 milioni 434mila 616. Pochissimi possono dimostrare di avere nel sangue tutti e 12 gli anti-corpi richiesti. Il nuovo pia- no nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019, pubblicato in Gazzetta ufficiale a febbraio, aveva già allungato l'elenco delle vaccinazioni offerte dal servizio sanitario nazionale. Oltre alle vecchie vaccinazioni contro difterite, tetano, polio, epatite B, Hib, pertosse, pneumococco, morbillo, parotite, rosolia, meningococco C ( nei nuovi nati), Hpv nelle ragazze undicenni e l'influenza nei soggetti di età superiore ai 65 anni, ha introdotto le vaccinazioni gratuite anti- me- ningococco B, anti-rotavirus e anti-varicella, ma solo per i nuovi nati dopo il primo gennaio 2017. Per chi è nato prima si continua a pagare. I calendari vaccinali prevedono per l'anti-meningococco B da tre a quattro dosi entro il 15esimo mese di vita che secondo il nuovo decreto dovranno essere somministrate anche ai sedicenni.
IN TRENTINOAlto Adige a nessun bambino il siero è fornito gratis. Il vaccino è concesso pagando il 50 per cento del prezzo scritto sulla confezione con una piccola aggiunta. In Piemonte il vaccino in questione può essere praticato dal terzo mese di vita in poi, con calendari vaccinali differenziati per età. Il prezzario piemontese prevede: per i neonati 4 dosi a 309,36 euro, dal sesto mese 3 dosi, costo 236 euro e da un anno di vita 2 dosi, prezzo totale 162,68 euro. In Lombardia il vaccino antimeningococco è gratuito solo per i bambini a rischio. Negli altri casi costa circa 20 euro a dose. In Emilia-Romagna e Toscana non è previsto un ticket, i conti sono stati fatti però con la platea attuale. In Liguria si paga ancora 65 euro a dose per l'anti-meningococco B, 19 euro per avere l'anti-meningococcica C e 46 euro per l'anti-va- ricella. Nelle Marche l'anti-pneumococcica costa 16 euro, l'anti-meningococcica C 3 euro e l'anti-varicella 41. Nel Lazio il vaccino anti-meningococco è gratuito per tutti i bambini a rischio, per gli altri 79,50 euro a dose. In Molise e Campania il vaccino del ceppo B è offerto in co-pagamento (l’utente paga il costo del vaccino alla Asl mentre la prestazione è gratuita). La Basilicata è stata la prima Regione, con la Puglia, ad offrire le vaccinazioni dei 5 sierogruppi responsabili di tutte le meningiti e sepsi me nin go coc ciche circolanti. Ma gli utenti residenti in Basilicata non rientrano nella gratuità se sono al di fuori della fascia di età prevista dal calendario vaccinale regionale. L’assessorato alla Salute in Sicilia ha messo a disposizione vaccini gratuiti contro la meningite per i giovani dai 12 ai 30 anni. Il vaccino può essere eseguito anche per chi superasse i trent’anni, pagando una somma di circa 30 euro. I bambini sono vaccinati gratis contro il meningococco B e l’antipapillomavirus è esteso anche ai maschi. In Sardegna i vaccini contro la meningite sono a pagamento: 81 euro per una dose contro il meningococco di tipo B, e sono previsti tre richiami.
Non tutti gratis Per varicella e meningococco si va dai 60 euro a trattamento in Lombardia ai 243 in Sardegna