Nicky non ce l’ha fatta, addio al “Kentucky Kid”
Ieri è stata dichiarata la morte cerebrale del pilota americano, a cinque giorni dall’incidente in bicicletta
Sorrisi, velocità, genio e sregolatezza. Kentucky Kid era molto di più della faccia da bravo ragazzo vincente – oltre 200 gran premi disputati, 3 vittorie e un titolo mondiale nella classe MotoGp davanti a Valentino Rossi – che aveva fatto breccia nei cuori dei tifosi e dei colleghi prima anche della Supebike (terza stagione della sua carriera, seconda consecutiva). Una vita, troppo breve, dedita alle sue passioni: musica, ciclismo e motori. Il mix che alla fine lo ha portato via. Nicky Hayden non ce l’ha fatta ed è morto “a seguito del gravissimo politrauma riportato il 17 maggio”, così come freddamente ha spiegato in un comunicato l’ospedale Bufalini di Cesena, dove il campione americano, in forza al Team Honda World Superbike, era stata ricoverato nel reparto di Rianimazione. Il 36enne, entrato nella Hall of Fame del Motomondiale con la Honda nel 2006, è stato travolto da una Peugeot 206 guidata da un 30enne di Morciano di Romagna, mentre si stava allenando in bicicletta a Misano Adriatico, all’incrocio fra via Ca’ Raffaelli e via Tavoleto. L’automobilista è stato, invece, iscritto nel registro degli indagati per lesioni stradali. Il padre ha già incontrato i parenti del pilota.
HAYDEN aveva riportato un trauma addominale con fratture multiple al bacino, una delle quali esposta, e un grave trauma cranico che ha generato una vasta emorragia cerebrale non operabile con un conseguente gravissimo danno cerebrale. Non ha mai ripreso conoscenza o fatto registrare miglioramenti. Al suo capezzale c’è sempre stata la fidanzata Jackie, già in Italia con lui dal 14 maggio, quando il pilota aveva partecipato alla tappa del campionato mondiale delle moto di Imola. Poi dagli Stati Uniti sono arrivati il fratello Tommy e la mamma Rose, mentre il padre è rimasto in Kentucky per problemi cardiaci che gli impedivano di affrontare il volo.
QUANTO al l’impatto con la Peugeot 206, non si sarebbe trattato né di un tamponamento né di uno scontro frontale, ma di un impatto perpendicolare tra la bicicletta e l’auto. Hayden, contrariamente a quanto emerso nelle prime ore, non era in gruppo ma stava pedalando da solo. Una dinamica che – secondo la ricostruzione di Rimini Today– sareb- be avvalorata da un video delle telecamere di sorveglianza di un’abitazione privata, ora in possesso della polizia municipale di Riccione in cui si vede chiaramente il pilota del Kentucky non fermarsi allo stop e tagliare la strada all’automobile. Gli inquirenti starebbero anche valutando se la Peugeot che ha investito Hayden rispettasse o meno i limiti di velocità. Sarebbe poi stato trovato e sequestrato un iPod acceso: probabile che mentre stava pedalando, il campione americano stesse ascoltando musica. Così come si dovrà capire se il sole possa avere disturbato e limitato la visibilità di Hayden o dell’automobilista.