Mariangela! Rai Storia e la luce della Melato
he cos’è il talento? Intelligenza, istinto, garbo, estro. E poi? Contano di più i geni o l’ambiente? Incontrare o essere notati? Impossibile non farsi queste domande assistendo a Mariangela!, lo speciale di Fabrizio Corallo dedicato a Mariangela Melato, che tra spezzoni e ricordi di chi le fu vicino, da Lella Costa a Renzo Arbore (il compagno, forse anche l’alter ego di una vita), ne segue la traiettoria di cometa e s’interroga sulla sua luce. Ci sono due tipi di grandi attori, quelli che rileggono la tradizione e quelli che i personaggi li inventano dal nulla, anima e corpo. La Roma e i personaggi di Anna Magnani non sarebbero mai esistiti senza la Magnani; la stessa cosa si può dire per la Milano nevrotica e struggente degli anni 70, dalle cui viscere Mariangela salta fuori con il suo punto esclamativo; quella bellezza anomala, quella voce “dove c’era la nebbia” e quel sorriso capace di diradarla all’istante.
Quando si è grandi davvero non si assomiglia più al proprio tempo, è il tempo che assomiglia a te, così la carriera diventa un radar per l’intelligenza applicata alla scena, a teatro (Strehler, Gaber, Ronconi) come al cinema (Wertmüller, Comencini, Brusati). Dunque, che cos’è il talento? In Mariangela c’era eroismo, ha detto Arbore, e c’era umiltà: la consapevolezza che “da quelli bravi c’è sempre da imparare”. Da chi mai impareranno, i giovani di oggi? L’ultima puntata di Mariange
la! va in onda domani alle 21.05 su Rai Storia. Vale la pena di non perderla.