Saldi di fine stagione
Il nuovo idolo assoluto è Simona Vicari, senatrice ex schifaniana e ora alfaniana, ovviamente indagata per corruzione, che s’è dimessa da sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti. La Procura di Palermo la accusa di aver infilato un emendamento nella legge di Stabilità che dimezzava l’Iva (dal 10 al 5%) sui trasporti marittimi urbani in cambio di un Rolex da 5.800 euro, omaggio tangentizio dell’armatore Ettore Morace che, già che c’era, le aveva pure assunto il fratello Manfredi (incaricato della consegna dell’orologio alla sorella). “Sei stato davvero un tesoro”, lo ringraziò lei al telefono. Poche ore dopo le dimissioni, ha rilasciato una strepitosa intervista al Corriere : un monumento alla nuova politica 2017, da delibare parola per parola.
1. “Sono assolutamente serena”. È una premessa fissa, la clausola di stile di ogni inquisito che si rispetti. Dire “sono assolutamente innocente” non si usa più da un pezzo: troppo compromettente. Meglio “sereno”, più flessibile e aperto a ogni esito processuale. E poi mettiamoci nei suoi panni: una che stava con Schifani e ora sta con Alfano con l’aggettivo “innocente” rischia sempre di offendere qualcuno. E prima o poi potrebbero chiedergliene conto: come sarebbe a dire “innocente”? Vuoi sottintendere che noi non lo siamo? Del resto, se una è innocente, non si vede perché si iscriva a FI, poi a Ncd, poi ad Api: che sia un’infiltrata? Si fa presto ad attirare le peggiori maldicenze, tipo il sospetto di concorso esterno in onestà. Lo dice pure Cetto La Qualunque al figlio: “Non mettere il casco in moto, sennò ti prendono per ricchione”.
2. “Io non ho agito nell’interesse di una persona, ma di un’intera categoria”. Già. Peccato che poi un armatore le abbia fatto il regalino e gli altri no. E le leggi andrebbero approvate gratis: altrimenti è corruzione. Almeno per il Codice penale. Invece il Parlamento suole coprire con l’immunità i politici che si vendono le leggi, in nome dell’insindacabilità per i “voti espressi”. Anche quando sono a pagamento. Quindi ci sono buone speranze che il Senato neghi ai pm l’autorizzazione a usare le intercettazioni della Vicari che ringrazia Morace per il gentile pensiero. Tipico caso di giustizia a orologeria, marca Rolex.
3.“Ho letto che sarei accusata di corruzione. Ma di che parliamo? Quell’orologio riguarda rapporti con le persone che uno ha a prescindere. Dalle intercettazioni si capisce benissimo si tratta di un regalo di Natale”. In effetti chi di noi non ha un armatore che, a ogni Natale, gli regala un Rolex a prescindere?