L’umanità sgangherata alla periferia del Mississippi
Le parole di Eudora Welty
“NOI PARTIAMO da zero” dice Eudora Welty, “ma le parole no”; quelle contengono il mistero di cui le storie si nutrono. E la Welty è un’autrice che della parola conosce tutto: la sua suggestiva struttura fonemica, la sua potente filigrana evocativa. Nelle diciassette storie che compongono il libro “Una coltre di verde”, edito da Racconti Edizioni, la Welty disegna un mosaico pieno di increspature rivelatrici. Siamo nel Mississippi più periferico dove vive un’ampia umanità sgangherata: commessi viaggiatori allucinati; vecchie esperte di antichi sentieri indiani; reiette figure circensi che fanno i conti con la questione razziale; autostoppisti goffi; adolescenti che, per capirla, incorniciano la vita con le dita. Welty, nata nel 1909 nel Mississippi, è stata una scrittrice fedele al suo compito di affabulatrice, ricamatrice di invenzioni dal congegno quasi perfetto. A Racconti Edizioni il merito di aver riesumato questo libro rilucente. Giocolieri della traduzione, Isabella Zani e Vincenzo Mantovani restituiscono tutta la maestria, l’ironia e la godibilità di queste storie, che a volte toccano la saggezza aneddotica, altre s’immergono nella commedia nera, sempre vivono a loro agio nella forma breve. Perché a volte i racconti sono più belli dei romanzi, e questa è una di quelle volte.