L’Aie cambia rotta: per il dopo Motta nominato l’outsider Ricardo Franco Levi
L’associazione e la “guerra” tra i Saloni
▶A LL’INDOMANI della conclusione del Salone internazionale del Libro di Torino, un grande successo che ha provocato qualche malumore all’interno dell’Associazione italiana editori che invece aveva promosso il Salone “concorrente” Tempo di Libri a Milano (che ha totalizzato poco più di un terzo dei visitatori del Lingotto), il Consiglio Generale dell’Aie riunito a Milano ha indicato come candidato alla presidenza dell’Associazione per il prossimo biennio Ricardo Franco Levi, giornalista, classe 1949, ex sottosegretario del governo Prodi II.
L’assemblea elettiva per il rinnovo delle cariche è fissata per il 28 giugno e con ogni probabilità Levi sarà eletto presidente al posto dell’uscente Federico Motta, ritenuto da più parti il principale artefice della “guerra” Milano Torino.
La nomina di Levi – un non editore – è vista dagli addetti ai lavori come un gesto di netta discontinuità rispetto alla gestione Motta. Impressione confermata dalle prime dichiarazione del neopresidente in pectore: “Il tema fondamentale – ha detto a illbraio.it – non è la contrapposizione tra Milano e Torino, ma la promozione della lettura. Certo, è difficile fare richieste alla politica se non ci si presenta uniti, con una sola voce”.