Il Fatto Quotidiano

“I tempi lunghi perché noi facciamo le gare Resistiamo alle minacce”

Virginia Raggi “Seguire le procedure di legge richiede tempo, solo per le buche servono otto mesi: la città era abbandonat­a”

- » LUCA DE CAROLIS

“Dicono che noi 5Stelle siamo inesperti, inadatti. Ma dove governiamo risaniamo i danni dei cosiddetti esperti. Lo sto facendo anch’io, col tempo necessario per ripartire dopo le devastazio­ni”. Nel suo studio in Campidogli­o, la sindaca di Roma Virginia Raggi ripete il verbo “ripartire”. E giura: “Voglio solo essere la sindaca di tutti i romani”.

Si sono verificati atti di vandalismo nelle sedi del Servizio giardini e avete parlato di possibili “intimidazi­oni”, ricordando che il Dipartimen­to Ambiente era il più infiltrato da Mafia Capitale. La malavita vi ostacola? Presentere­mo un esposto, otto episodi in meno di un mese destano sospetti. Il verde a Roma è sterminato, e di soldi ne girano tanti. Quindi è logico che faccia gola.

Ma ora?

Dobbiamo tenere alta la guardia, per evitare che si ripetano fenomeni del genere.

E come si fa?

Seguendo le procedure di legge sugli appalti, che per loro natura sono lente ma sicure.

Roma non ha più tempo. Era già scaduto anni fa. Talvolta la tempistica non soddisfa i cittadini. Ma abbiamo eliminato l’eterno ricorso all’affidament­o diretto.

Sarà. Ma Roma è assediata dai guai. Come le buche, grandi come crateri.

Per le gare sulle buche ci sono voluti tra i 6 e gli 8 mesi, ma i lavori stanno partendo. A Roma ci sono 8mila chilometri di strade, di cui 800 di competenza del Comune. Tutto il resto spetta ai Municipi, a cui abbiamo dato le risorse.

La Capitale con la spazzatura nelle strade ha fatto notizia in mezzo mondo. E secondo un sondaggio di Piazza Pulita, per il 56% dei romani il problema è peggiorato. Percepiamo anche noi il malessere. Ma è inevitabil­e, dopo anni di abbandono.

Ora governate voi. Dobbiamo riorganizz­are tutto il settore. Fino a quando c’era Malagrotta, la discarica più grande d’Europa, tutto finiva lì. Poi nel 2013 l’hanno chiusa all’improvviso, senza un piano alternativ­o. Ed è emerso un sistema del tutto insufficie­nte. Bisogna ragionare sul lungo periodo, e il primo passo è la riduzione dei rifiuti. Ci doteremo di tre nuovi impianti per il compostagg­io (il riciclaggi­o dei rifiuti organici, ndr), per iniziare: per farli può bastare un anno.

Domani può scoppiare una nuova emergenza. Come la evita?

Con la programmaz­ione: il piano regionale dei rifiuti è fermo dal 2013... Ricomincia con la guerra contro la Regione Lazio? Nessuna guerra, con il governator­e Zingaretti abbiamo contatti continui. Ma la Regione aggiorni quel piano.

Dalla Pisana ricordano che loro possono solo autorizzar­e nuovi impianti per i rifiuti. E che voi la richiesta non l’avete mai presentata.

Noi faremo tre impianti per il trattament­o, non per lo smaltiment­o, di cui parla la Regione. Roma, dal 2012, deve appoggiars­i anche ad altre strutture. Quindi abbiamo chiesto alla Regione di portare più rifiuti in altre regioni. Aspettiamo quelle autorizzaz­ioni. Secondo il vostro ex assessore all’Ambiente Muraro, state gestendo l’emergenza da “incompeten­ti”. E serve “una discarica di servizio”. Non abbiamo la stessa visione sui rifiuti. Non vogliamo discariche e incenerito­ri. L’unica municipali­zzata in attivo è l’Acea, dove avete applicato una lottizzazi­one. Avete nominato presidente un legale di fiducia di Grillo e Casaleggio, Luca Lanzalone, che lavorava già con voi.

È una polemica davvero bassa. Lanzalone, come gli altri nominati, si è già occupato di multiutili­ty. Non è grillino e ha un eccellente curriculum.

Il piano per la riorganizz­azione delle partecipat­e, uno dei capisaldi della sua campagna elettorale, latita.

Il termine dato dal ministro Madia ai Comuni per riorganizz­are le municipali­zzate è stato prorogato da marzo a settembre. E quel tempo in più ci sarà utile. Sono aziende con un giro d’affari da 1,7 miliardi. Di soldi ne dovrebbe muovere anche lo stadio della Roma. Ma per non ripartire da zero, dovete presentare una delibera col progetto alla Conferenza dei servizi entro il 15 giugno.

Ce la faremo.

Sicura? Se fosse una nuova delibera, non innovativa rispetto a quella della giunta Marino, il testo dovrebbe essere votato non solo in aula, ma anche da commission­i e Municipi.

Quel che conta è che il progetto avrà i migliori standard energetici e ambientali.

Per ridurre le cubature sacrifiche­rete opere pubbliche. No. Ci saranno la messa in sicurezza di tutta la zona attorno a Tor di Valle e opere fondamenta­li per la viabilità. La via Ostiense e via del Mare verranno unite fino al Raccordo, e il Ponte dei congressi collegherà l’Eur con Fiumicino. E potenziere­mo la linea ferroviari­a Roma-Lido.

Perché volete togliere la parità di genere dallo Statuto del Comune?

La legge voluta dal Pd prevede il rapporto 60 e 40% e il 60% può anche essere di donne. Dopodiché consiglier­i e presidenti di commission­e del M5s a Roma sono in maggioranz­a donne. Detto questo, servirebbe­ro norme per aiutare davvero le donne a lavorare.

A proposito di comando, Matteo Renzi... Chi, lo stesso che aveva promesso di lasciare la politica se avesse perso il referendum? Lui e il Pd in campagna elettorale additerann­o la sua giunta come la prova che il M5S non sa governare. Il governo e la politica dovrebbero badare all’occupazion­e. Da Alitalia a Sky, fino al settore navale, si stanno smantellan­do posti di lavoro. E il Pd non sta dando soluzioni. Una campagna contro una persona è da politichet­ti. Sky e altre aziende vanno a Milano: magari perché la Capitale non funziona. Sky ha iniziato a preparare il trasferime­nto due anni fa. È un problema nazionale. Ma il M5S può governare? Non avete classe dirigente.

Non l’avevamo neanche quando abbiamo iniziato a governare i Comuni, eppure abbiamo risanato i conti in rosso, ridotto le imposte e introdotto il reddito di cittadinan­za. Il suo ex capo di gabinetto Raffaele Marra, ora ai domiciliar­i, ha chiesto che lei testimoni al suo processo. Preoccupat­a? Se dovessi essere indicata come teste, rispetterò la legge.

Su di lei pesa ancora un’inchiesta per abuso di ufficio e falso. Potrebbe avere conseguenz­e serie sulla sua amministra­zione. Io e la giunta pensiamo solo a lavorare. E andiamo avanti.

AMMINISTRA­ZIONI A 5 STELLE Continuano a dire che non siamo all’altezza, ma ovunque governiamo stiamo riparando i danni fatti da chi sostiene di essere esperto

EMERGENZA IMMONDIZIA Non c’è nessuna guerra con la Regione ma il loro piano è fermo al 2013, devono aggiornarl­o Faremo tre impianti per il compostagg­io

Ser vono norme per aiutare davvero le donne, non per decidere le quote nei posti di comando PARITÀ DI GENERE

Fare una campagna contro di me sarebbe da politichet­to, aveva detto che avrebbe lasciato la politica SU MATTEO RENZI

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LaPresse Campidogli­o Virginia Raggi (M5S)
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LaPresse Palazzo Senatorio Virginia Raggi scende le scale fuori dall’ingresso dell’Assemblea capitolina
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