Il Fatto Quotidiano

Frenata sulla Federconso­rzi e mancia ritirata a Coldiretti

Palazzo Chigi revoca l’emendament­o in Commission­e Bilancio alla Camera che assegnava ai consorzi agrari un bonus di 40 milioni per pagare le banche

- » LUCIANO CERASA

La mancia alla Coldiretti in cambio del sostegno politico e finanziari­o al Pd di Matteo Renzi, infilata in una piega di quella che doveva essere solo una manovrina di aggiustame­nto dei conti richiesta dalla Commission­e europea, si è schiantata contro i numeri della maggioranz­a in commission­e Bilancio della Camera. Il governo ha ritirato l’emendament­o che erogava una prima tranche di 40 milioni di euro a un fondo di sostegno ai consorzi agrari, sempre più esposti verso le banche e che “compensava” debiti e crediti maturati dallo Stato nei confronti della Federconso­rzi.

AL MINISTERO d ell’Eco nomi a, che le cose si mettessero male per la leggina a favore della potente organizzaz­ione dei coltivator­i diretti si era capito fin dal mattino, quando le opposizion­i e le altre maggiori organizzaz­ioni agricole avevano serrato i ranghi dopo la denuncia dell’operazione comparsa sulle colonne del F att o. “Non possiamo accettare che invece di sostenere gli agricoltor­i duramente colpiti dal sisma si pensi a rimettere in piedi un sistema marcio” avevano scritto in una nota congiunta i presidenti regionali della Cia - la confederaz­ione italiana agricoltor­i - delle a- ree terremotat­e, minacciand­o proteste di piazza se l’emendament­o incriminat­o non fosse sparito. Alle proteste degli agricoltor­i si sono sommate le prese di posizione dei deputati di Forza Italia, 5stelle, Lega, Sinistra Italiana e Direzione Italiana. Ma quando alla voce “ufficiale” delle opposizion­i si è lasciato trapelare, in direzione del banco del governo, anche il mal di pancia dei bersaniani di Mdp, a Palazzo Chigi deve essere scattato il campanello che preannunci­a l’avvici narsi della tempesta perfetta. “Ho presentato la proposta su una base di una decisione collegiale del governo, si tratta di un atto di coraggio dopo cinquant’anni di codardia, chiedo il tempo di poter consultare il governo su questo punto”, si è giustifica­to il viceminist­ro all’Economia Enrico Morando prima che i lavori della Commission­e venissero sospesi e aggiornati al pomeriggio.

POI la decisione finale. Storico feudo della Democrazia cristiana fin dal secondo dopoguerra, la Federconso­rzi viene commissari­ata il 17 maggio 1991 dal governo Goria per i gravi dissesti finanziari. In questi 26 anni la gestione dell’organizzaz­ione dei consorzi agrari è stata messa sotto esame anche da una commission­e parlamenta­re d’inchiesta costituita il 2 marzo del 1998. Una legge del 1999 aveva disposto lo sciogli- mento della vecchia Federconso­rzi ma nel 2010 una nuova norma, introdotta ancora come emendament­o nell’ambito del decreto milleproro­ghe, ha cancellato l’obbligo. L’attuale commissari­o ha concordato il pagamento da parte dello Stato di 72 milioni per liquidare, in alcuni casi anche dopo 30 anni, gli stipendi degli ultimi 800 dipendenti. Un accordo che sarebbe stato anche questo cancellato con l’emendament­o bocciato ieri in commission­e.

I soldi si erano trovati invece per puntellare i consorzi. Nel quinquenni­o 2011-2015, la perdita cumulata è di 89 milioni di euro. Circa la metà sarebbe stata sanata con la “mini manovra” del governo Gentiloni. Una parte delle perdite in bilancio sono le minus valenze conseguent­i all’acquisto di azioni di banche oggi in grave dissesto, come la Popolare di Vicenza.

Contrordin­e

La retromarci­a dopo le proteste delle opposizion­i e del mondo agricolo non allineato

 ?? Ansa ?? Preoccupat­o Nella foto, il viceminist­ro all’Economia Enrico Morando che rappresent­a il governo in Commission­e
Ansa Preoccupat­o Nella foto, il viceminist­ro all’Economia Enrico Morando che rappresent­a il governo in Commission­e
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy