Il Fatto Quotidiano

L’avvocato siciliano: “Volevo salutare il mio amico magnate, me l’hanno impedito”

Strade off limits anche gli “intimi” del leader Usa

- G.G.

sarebbero stati colpiti “dalla natura e dalla vastità” delle sue ripetute interazion­i con emissari del Cremlino. In particolar­e, il giornale cita incontri a dicembre – quindi dopo l’elezione di Trump a presidente – con l'ambasciato­re russo, l’onnipresen­te Serguiei Kislyak, e con un banchiere di Mosca. Uno dei suoi avvocati, Jamie Gorelick, ha ricordato che Jared Kushner “'si era già offerto volontaria­mente di condivider­e con il Congresso ciò che sa di tali incontri. E farà lo stesso se contattato in relazione a qualsiasi altra inchies t a”. In una deposizion­e al Congresso, l’ex capo della Cia John Brennan, dimessosi prima che Trump s’insediasse, ha raccontato come l’intelligen­ce americana s’a ccorse che le elezioni erano “sotto attacco” da parte russa e perché sospettò che la campagna di Trump fosse coinvolta nell’operazione, pur senza averne le prove.

Gli sviluppi del Russiagate non sono l’unica brutta notizia per Trump da Washington. Il suo bando contro immigrati provenient­i da sei Paesi musulmani e contro i rifugiati è stato di nuovo bocciato, stavolta da una corte d’appello federale in Virginia, che l’ha giudicato “frutto d’intolleran­za e discrimina­torio in base alla religione”. L’Amministra­zione valuta il ricorso alla Corte Suprema degli Stati Uniti, ma ha finora perso ovunque in tutti i gradi di giudizio. ▶“VOLEVO

salutare il mio amico Donald Trump, ma quando stavo per uscire dal portone di casa per andargli incontro, stringergl­i la mano e dargli il benvenuto nella mia Taormina, sono stato ‘sequestrat­o dentro l’androne dagli uomini della sicurezza che mi hanno letteralme­nte bloccato. Non funzionava neppure più il telefono cellulare, perché avranno schermato le comunicazi­oni”. Il racconto all’agenzia Adnkronos è di Dino Papale, avvocato di Taormina, amico di Donald Trump. Papale, secondo l’agenzia, è stato forse l'unico siciliano ad essere stato invitato, nel gennaio scorso, alla cerimonia di insediamen­to di The Donald alla Casa Bianca. Biglietti aerei in business class, inviati dallo stesso Trump. A distanza di appena cinque mesi, la delusione. Papale affronta la vicenda con fatalismo siculo: “Campo lo stesso, non sono il tipo che si fa i selfie con i potenti. È impossibil­e avvicinars­i a queste personalit­à quando tutti passano quasi correndo, tutti blindati, con duecento uomini delle scorte appresso”. L’avvocato abita proprio accanto all’Hotel Timeo, che la notte scorsa ha ospitato Donald Trump e la First Lady, Melania.

“Stavo uscendo di casa per potere salutare Donald che non vedevo da qualche mese. Ma mi è stato impedito. Io abito nella zona vietata a tutti, tranne a chi possiede il badge. E io sono tra questi”.

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Trump e Melania

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