Il Fatto Quotidiano

“Il sistema tedesco è l’unica soluzione Però le urne anticipate sono un pericolo”

Il politologo: “Garantisce la rappresent­anza, ma guai a snaturarlo”

- » LUCA DE CAROLIS

Se

lo lasciano così, il sistema tedesco è la soluzione migliore nelle condizioni date. Ma guai se lo snaturasse­ro”. Gianfranco Pasquino, professore emerito di Scienza politica all’Università di Bologna, spiega pregi e caratteris­tiche dell’ipotesi di legge elettorale in discussion­e alla Camera. Con una premessa: “Quella per il voto anticipato è una campagna balorda”.

Diversi partiti sembrano essersi convertiti dal maggiorita­rio al proporzion­ale.

Lo hanno fatto per convenienz­a, non certo per convinzion­e. Questa legge servirebbe sia a Matteo Renzi che a Silvio Berlusconi, perché entrambi temono che vincano i Cinque Stelle, e con il proporzion­ale anche la sconfitta sarebbe addolcita. E poi c’è la soglia del 5 per cento, con cui il capo di Forza Italia potrebbe punire Angelino Alfano. Mentre per Renzi potrebbe essere la tagliola contro gli scissionis­ti di Articolo Uno. Questa legge però sta bene anche al M5s.

E lo credo. I 5Stelle avranno più o meno il 30 per cento dei seggi, e potranno comunque pesare. Senza dimenticar­e che è possibile anche un governo di minoranza, a patto che facciano un grande risultato: qualcosa tra il 35 e il 40 per cento.

Ma a chi chiederebb­ero l’appoggio in aula? Alla Lega? Non credo. Magari al Pd, che potrebbe dare i suoi voti in cambio di concession­i sul programma e sul governo. Lo crede davvero possibile? Sì, anche a parti invertite. Il M5s potrebbe votare un governo dem in cambio del reddito di cittadinan­za.

La certezza è che i 5Stelle hanno chiesto di inserire nella legge un premio di maggioranz­a, o comunque di governabil­ità. Condivide?

No, sbagliano. Il grande pregio del modello tedesco è che garantisce la rappresent­anza. Correttivi come il premio di governabil­ità o il diritto di tribuna lo farebbero diventare un’altra cosa, snaturando­lo.

Va lasciato così com’è?

Va preservato il suo carattere di proporzion­ale puro. Man- tenendo anche caratteris­tiche come la possibilit­à del voto disgiunto, prevista in Germania, che rappresent­a un potere per i cittadini. Due voti contano più di uno.

A lei il modello tedesco piace?

Lo ripeto, nella situazione in cui siamo non si potrebbe fare di meglio. Dopodiché mi sembra una buona legge.

Ma chi potrebbe favorire di più?

Non è un tema che si può porre. I cittadini giudicano le persone e i programmi, a prescinder­e dalla legge elettorale. Piuttosto, il problema è il voto anticipato.

Si sono convertiti al proporzion­ale per convenienz­a: rende più dolce anche la sconfitta

Non la convince?

Per nulla, è pericoloso. Piuttosto che correre verso le urne, immaginand­o una campagna elettorale in pieno agosto, bisognereb­be preoccupar­si di lavorare a una buona legge di stabilità, e aspettare la naturale scadenza del prossimo anno. Altrimenti si rischia di esporre il Paese alla specula- zione.

Il Quirinale proverà a fermare tutto? Dicono che Sergio Mattarella abbia sempre ostacolato l’ipotesi del voto anticipato. Innanzitut­to, va ricordato che il presidente della Repubblica si esprime sulla costituzio­nalità delle leggi. E che Mattarella è un ex giudice co- stituziona­le.

Il sistema tedesco potrebbe vacillare sul piano costituzio­nale?

No. Però in Germania il numero dei seggi in Parlamento è variabile. Mentre in Italia è fissato in Costituzio­ne.

Quindi?

Va trovata una soluzione. E non sarà semplice. Mettiamo che la trovino. Mattarella farebbe comunque resistenza?

Penso che stia già contattand­o le varie parti. Detto questo, di fronte all’ipotesi di urne prima della scadenza, farà presente di aver raccolto grande preoccupaz­ione fuori del Paese per il voto anticipato.

Interverrà.

Dirà determinat­e cose, anche se noi non lo sapremo. Però ne vedremo gli effetti.

 ?? Ansa ?? Professore emerito Gianfranco Pasquino, docente di Scienza politica a Bologna
Ansa Professore emerito Gianfranco Pasquino, docente di Scienza politica a Bologna

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy