La Borsa di Milano vota contro la fine della legislatura: il settore bancario va giù
Piazza Affari (-2%) la peggiore in Europa
▶I FAMOSI
mercati sembrano votare contro le elezioni anticipate. In un giornata in cui il resto delle Borse europee hanno chiuso in leggera perdita (con l’eccezione di Francoforte: +0,2%), l’indice principale di Piazza Affari ha fatto invece registrare un significativo -2% in una giornata contrassegnata da pochi scambi per via del weekend lungo di Londra e New York.
Il listino milanese è stato dunque il peggiore in Europa e ovviamente le performance peggiori sono quelle del settore bancario, la cui sopravvivenza - a torto o a ragione - è considerata legata a doppio filo con la vita del governo che gli ha concesso 20 miliardi di euro per le ricapitalizzazioni d’emergenza di Monte dei Paschi e delle due venete. La maglia nera è stata Ubi Banca (-4,74%), seguita da Unicredit (-4,34%), Unipol (-4,05%), Banco Bpm (-3,89%), Mediobanca (-3,14%), Bper (-3,04%) e Intesa Sanpaolo (-2,06%), insieme a Generali (-2,02%). Tra i pochi titoli di peso a salire ieri Mediaset (+0,96%), forse per la nuova centralità guadagnata da Silvio Berlusconi col nuovo patto per una legge elettorale proporzionale.
Gli occhi di tutti, comunque, sono puntati sulla situazione di Popolare di Vicenza eVeneto Banca, istituti non quotati, che laCommissione europea sembra voler destinare al bail-in: andasse così, i cali in Borsa di ieri sarebbero una passeggiata rispetto a quel che aspetta il nostro sistema del credito.