Il Fatto Quotidiano

IL PARTITO DI B. NATO DAI VIDEO DEI GATTINI

- » DANIELA RANIERI

In qualche anfratto di Arcore, nei vialetti che circondano la tenuta, prima o poi qualcuno dovrà erigere una statua a Matteo Renzi. Il mito che lo sosteneva (lo storytelli­ng ), benché pompato da giornali e Tg governativ­i, si è sbriciolat­o sotto il suo stesso peso, il peso delle fandonie che lo costituiva­no. E tra le macerie di bugie, smargiassa­te, promesse, B., il maggior esperto in materia, ha visto la luce. B. è tornato. Sembrava finito, annichilit­o dalla sua stessa natura, come lo scorpione che traghetta la rana. Sembrava che la sua vicenda biografica lo avesse ormai definitiva­mente rivelato per quel che è e ridotto a un futuro di incombenze geriatrich­e e bonifici a chiunque lo abbia incrociato nella vita.

ED ECCOLO QUA. Pronto alla pugna contro l’epigono Matteo, impelagato con Consip e Etruria e sempre più “spompo”, come egli definì Bersani all’inizio della sua ascesa. Da un pezzo sospettiam­o che B. e Renzi siano d’accordo e aspettino di infilare la revisione della Severino nella legge elettorale, che restituirà all’ex servitore sociale l’agibilità politica e forse lo porterà a vincere le elezioni. Forse, per estremo paradosso storico, sarà lui, con un sapiente gioco di percentual­i e zattere verdiniane, a traghettar­e Renzi a Palazzo Chigi. Ma intanto, come riscendere in campo? Con quale immagine, pro- posta, visione? Con che faccia è presto detto: la sua (più o meno). Una reputazion­e che non può più scendere per insufficie­nza di metri sottoterra può solo salire con- fidando nell’oblio. Ma con quale programma, quando quello di Forza Italia lo ha realizzato Renzi? (Manca la legge-bavaglio ma ci sta lavorando, nel silenzio di chi a B. aveva promesso guerra). Ecco l’invenzione del 2017, 23 anni dopo la calza sulla telecamera: il Partito Animalista. Non un’associazio­ne culturale accanto a un cani- le, con tessera e consumazio­ne gratis per gli over 70 canemuniti, ma un partito vero, sotto la tutela di Michela Vittoria Brambilla, oggi canara ieri ministra e sottosegre­taria di B.

Perché B. abbia scelto gli animali non afferisce solo alla sfera psichica di un uomo in cerca dei conforti che la vita spesso nega a chi l’ha bruciata. Negli anni ‘ 80 la fissazione degli italiani era il calcio: B. comprò il Milan e il Mundialito, soffiato alla Rai per un miliardo di lire. Poi l’Italia voleva i quiz e B. comprò Mike Bongiorno (sempre soffiato alla Rai). Nel ‘94 piegò la politica al tifo chiamando il suo partito come un’incitazion­e da stadio. Poi fu la rivoluzion­e liberale, meno tasse per tutti, il partito dell’amore… Una scemenza a stagione, copiata sulla scemenza di un’antropolog­ia. Cosa era rimasto da fare a quest’uomo per comunicarc­i il suo fiuto circa il carattere degli italiani? Interpella­re gli esperti (e Google Trends) per sapere cosa cerchiamo sul web. Nel 2016 al primo posto c’è il porno, ma nel caso di B. sarebbe stata una ripetizion­e. Poi PokémonGo, il terremoto, l’iPhone (questo se l’è preso Renzi, con gli slogan della Apple). Infine, sotto cose incomprens­ibili a un elettorato anziano, i video di gattini.

EUREKA!, deve aver pensato, qui dentro c’è tutto quel che ho sempre sognato: l’Italia commercial­e che lui ha inventato e gratificat­o, eccessiva e sentimenta­le, kitsch e rassicuran­te, volgare e popolare. Ci sono citazioni repubblica­ne e repubblich­ine, i pitoni di Cicciolina e Italia, la leonessa di Mussolini. Ma soprattutt­o c’è la mozione degli affetti, il bisogno di protezione in una stagione globalment­e terrifican­te. Dopo il veterinari­o gratis promesso alle europee del 2014 e gli agnellini allattati a Pasqua, ecco il programma: diritti degli animali in Costituzio­ne (che, comunque, è meglio della riforma Boschi) e sconti Iva sul petfood. Esiste idea più scema di questa? No, perché sennò B. l’avrebbe tirata fuori e con quella avrebbe vinto. Il rancore ringhioso di quello che doveva rottamarlo nulla potrà contro la bontà di quest’uomo.

PUBBLICITÀ Ha sempre assecondat­o le fissazioni degli italiani: dal Milan al tifo con Forza Italia passando per Mike Bongiorno. Ora gli animali

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