Messina Denaro City? No “Qui la mafia non esiste”
Castelvetrano, il candidato sindaco attacca il cugino del superlatitante che ha deciso di collaborare: “Ingiusto mettere a repentaglio il territorio”
“La mafia? Non esiste, è stato creato questo nome per costruirci sopra l’antimafia. Esiste la criminalità organizzata, ma non è stata mai lottata nel modo giusto, o aiutata nel modo giusto’’. Matteo Messina Denaro? “Le persone ricercate sono in tutto il mondo. Non è che perché ne abbiamo una a Castelvetrano significa che dobbiamo chiudere questo territorio e ci dobbiamo buttare una bomba atomica perché esiste solo questo personaggio’’.
IN TEMA DI MAFIA Maurizio Abate, candidato sindaco nel Comune “regno’’ del superlatitante di Cosa Nostra, riporta indietro di 50 anni le lancette della storia, lanciandosi con il suo programma politico in una vera e propria apologia della cultura mafiosa. In un post diffuso sui social network, ma anche alla presentazione della sua candidatura, sostenuta dal movimento civico “Aria Nuova”, Abate ha attaccato la scelta di collaborare compiuta dal cugino di Messina Denaro, Lorenzo Cimarosa, ora defunto, rivolgendosi al figlio Giuseppe e invitandolo a ravvedersi: “Non credo che sia giusto mettere tutto il territorio a repentaglio dalla loro scelta di collaborazione, con la speranza di avere rilasciato qualche bene”. Nel suo programma politico il candidato sindaco azzera le norme del codice penale e riscrive il 416 bis: “Per me la mafia non esiste. Non è altro che criminalità organizzata. Per me è un mestiere fatto da chi non ha potuto avere la fortuna di farne un altro onesto”. Niente pentiti e niente codici, ma anche niente carceri: “Non serve arrestare le persone e riempire le carceri, serve solo dargli una mano a curarli e portarli nella giusta di- rezione’’. E quindi nella Città del Sole di Maurizio Abate non serve più neanche la Facoltà di Giurisprudenza: “Tutte queste lauree di Giurisprudenza, di magistrati, di ministri, di professori che io ho visto – scrive Abate – sono tante persone adatte a correggere gli errori grammaticali, ma mai a capire quale sia il giusto o la giusta direzione per sconfiggere o aiutare questo male che esiste da sempre”.
QUI NEANCHE LUI sembra più avere le idee chiare, indeciso tra la lotta alla mafia e l’aiuto alla mafia, concetto ripetuto poche righe dopo: “Qu es ta criminalità organizzata non è stata mai lottata nel modo giusto, o aiutata nel modo giusto”. Insomma, avverte con un pic- colo errore grammaticale sempre in agguato, “bisogna solo dedicarci con amore, onestà e soprattutto con interesse collettivo, si avranno i risultati ma la gente marcia che fino ad oggi a (testuale, senza h, ndr) distrutto tutto ciò deve fare un passo indietro o sarà l’ultimo obbiettivo del Movimento’’. Maurizio Abate ha una discoteca a Castelvetrano, e alcuni precedenti per spaccio di stupefacenti: l’ultima volta è stato sorpreso dai carabinieri quattro anni fa insieme a un amico che aveva addosso 21 grammi di cocaina e per questo condannato a otto mesi in primo grado e poi assolto in appello. Ovviamente, Giuseppe Cimarosa lo ha querelato.
Il post Maurizio Abate: ”La criminalità è il mestiere di chi non ne ha trovato un altro, arrestarli non serve”