Nalini, un’apparizione a Crotone Date del buon bromuro a Paletta
Ventura chiama in azzurro Montolivo, 32enne tartaruga del Milan, reduce da una stagione al palo per infortunio
MA RT U SC IE L LO. D iciamolo: sperperare 11 punti di vantaggio in meno di 4 mesi e precipitare in B facendosi scavalcare dal Crotone, non è una gran referenza per il curriculum del vice di Sarri, che a Empoli aveva deciso di provare a volare con le proprie ali. Buona (si spera) la seconda? PALETTA. Con quello sventolatogli in faccia dall’arbitro nell’ultimo match di Cagliari, i cartellini rossi collezionati dal 31enne argentino in questa stagione rossonera, sono 5: roba che Pasquale Bruno al confronto era un’educanda. C’erano una volta Baresi e Costacurta, Nesta e Maldini. VENTURA. Nella vita tutto è possibile: ma alzi la mano lo sportivo che attendeva il ritor- no in maglia azzurra di Riccardo Montolivo, 32enne tartaruga del Milan, reduce da una stagione al palo per infortunio. Se questo tifoso esiste, può stappare champagne: il nostro beneamato ct lo ha richiamato! A volte ritornano. G A ZZ E T TA . R i ca p i to l a nd o . Pietro Pellegri, 16 anni e 73 giorni, scende in campo all’Olimpico con la maglia del Genoa e nel Totti-Day segna dopo 3 minuti il suo primo gol in A: meglio di lui solo Rivera (nell’Alessandria, a 16 anni e 68 giorni) e Amadei (nella Roma, a 15 anni e 287 giorni). La Gazzetta esce con una pagina dedicata a Kean, della Juve, scuderia Raiola, che il giorno prima aveva segnato il primo gol in A piazzandosi al 12° posto della speciale classifica, alle spalle di Buso e Okaka, De Giorgis e Boakye. Quando si dice: l’abito fa il monaco. PEROTTI. Otti otti, sento odor di Francesco Totti… e invece no, alla fine la rima giusta era quella di Perotti. Che meno poeticamente, al 90’, arriva comunque a salvare capra e cavoli: stagione della Roma, umore della folla e festa del capitano. Con riconoscenza. DZEKO. Diciamolo: un anno fa, al termine della prima stagione giallorossa, il più gentile dei tifosi lo trattava come lo scemo del villaggio. Oggi, nella classifica dell’amore stravinta da Totti, in seconda posizione c’è lui: capocannoniere con 29 gol, e decisivo nella partita dello psicodramma con un gol e due assist per De Rossi e Perotti. Lunga vita. INSIGNE. Siccome a Genova i tifosi Samp hanno la meravi- gliosa e non proprio originale idea di uheggiare contro i “terroni” del Napoli e invocare l’azione purificatrice del Vesuvio, lui alla fine del primo tempo ammutolisce il popolo bue con un gol che definire paradisiaco è dire poco. Poi va ai microfoni di Premium e dice: “Se offendono me offendono Napoli: questo non va bene”.
Voto 0 ICARO Voto 1 BROMURO Voto 2 MOVIOLA IN CAMPO Voto 3 UBI MAIOR Voto 7+ SALVATORE Voto 8 REVENANT Voto 9 COME DIRE: INSIGNE! Voto 10 APPARIZIONE
NALINI. Sette stagioni nella Virtus Verona, palcoscenico massimo la serie D: poi una a Salerno in Lega Pro e infine il Crotone, che in A gioca davvero. Riserva delle riserve. Ma in campo nell’ultima partita, quella che vale tutto. E lui, Nalini Andrea da Isola della Scala, all’improvviso si riscopre Careca e segna non uno, ma due gol alla Lazio e salva da solo il club dalla Serie B. Insomma, mica male come favola.