Il Fatto Quotidiano

La corsa di Del Brocco spinta da Letta&Lotti

Il capo di Rai Cinema sarebbe il nome perfetto del nuovo patto del Nazareno

- » GIANLUCA ROSELLI

Le malelingue di Viale Mazzini e Saxa Rubra dicono che se Paolo Del Brocco diventerà nuovo direttore generale della Rai, la carica, in realtà, sarà gestita da Monica Maggioni. Che otterrebbe la delega all’informazio­ne, ma farà sentire la sua voce anche sul resto. Questo spieghereb­be l’attivismo della presidente nelle ultime settimane in favore dell’ad di Rai Cinema.

Struttura nella quale Del Brocco è approdato a metà anni Novanta e di cui, scalando le posizioni, nel 2007 è diventato direttore generale. La nomina ad amministra­tore delegato, invece, risale al 2010, in piena epoca Mario Masi. “È sicurament­e una persona valida, bravo nel suo settore, gran profession­ista, ma di programmi tv e di informazio­ne non ne sa molto”, racconta una fonte da Saxa Rubra. E forse anche per questo motivo, in modo che poi la partita delle news sia gestita da altri, che il suo nome per il posto lasciato libero da Campo Dall’Orto negli ultimi giorni ha preso il volo. Spinto dalla Maggioni, in triangolaz­ione con i membri del consiglio d’amministra­zione in salsa renziana.

TANTO CAMPO Dall’Orto era spigoloso, isolato e poco comunicati­vo, quanto Del Brocco è uno che nella palude di mamma Rai si muove bene da quasi tre decadi. Nato a Roma nel 1963, laureato in Economia, sposato con la direttrice di Radio2 Paola Marchesini, l’ad deve molto della sua carriera a un suo competitor di oggi, Claudio Cappon. “Guarda molto al prodotto e gli piace fare squadra, per questo cerca di andare d’accordo con tutti”, continua la nostra fonte.

Stare col vento in poppa all’interno della tv di Stato per così tanti anni, naturalmen­te, è frutto anche delle amicizie politiche che l’ad di RaiCinema ha saputo coltivare, con low profile, da una parte e d al l’altra. Se prima poteva contare su un buon rapporto con Walter Veltroni e France- sco Rutelli, con la rielezione di Silvio Berlusconi nel 2008 il nostro consolida l’a mi c i zi a con Gianni Letta, che nelle vicende di questi giorni ha un ruolo primario. Sempre le maledette malelingue, del resto, raccontano che il nuovo dg Rai sarà frutto del patto Letta-Lotti, nel senso di Gianni e Luca, per conto di Berlusconi e Renzi (con cui Del Brocco è in ottimi rapporti).

Ma è proprio negli ultimi anni di berlusconi­smo spinto che Del Brocco, e tutta Rai Cinema, si macchia di una figuraccia epocale, ovvero l’acquisto dei diritti tv per un milione di euro del film Goodbye Mama, pellicola scritta, diretta e prodotta da Michelle Bonev, in arte Dragomira, regista bulgara che come merito ha solo quello di essere amica dell’ex Cavaliere. Insomma, nel 2009 mentre rifiutava un finanziame­nto a Il Divo di Sorrentino, Rai Cinema elar- giva questo regalone a una perfetta sconosciut­a che il 3 settembre 2010 ricevette anche un premio inventato per l’occasione al Festival di Venezia, con tanto di proiezione in pompa magna col ministro dei

Beni culturali, Sandro Bondi.

“La Rai c i ha chiesto di fare quel tipo di operazione. Noi siamo solo il braccio che acquista, non sappiamo se andrà poi in onda e non facciamo i palinsesti”, si giustificò Del Brocco, in evidente imbarazzo.

TRA UNA CATTEDRA su ll a storia del cinema alla Luiss, alla Sapienza e alla Ca’ Foscari di Venezia, e le nomine nella giunta dell’Anica e nel consiglio direttivo della Casa del Cinema di Roma ( ma è pure nel cda del Lecce calcio), Del Brocco tra il 2010 e il 2017 ha prodotto 400 film e 305 documentar­i, per un investimen­to totale di 405 milioni.

A parte i favori agli amici degli amici senza i quali molte pellicole nostrane non arriverebb­ero nelle sale, ogni tanto qualche produzione è azzeccata, come F uocoammare di Francesco Rosi, candidato all’Oscar. Ora Del Brocco è pronto per il grande salto al settimo piano di Viale Mazzini per traghettar­e l’azienda per un anno. Con la sponda della Maggioni e del nuovo feeling tra Renzi e B.

Orrori Dai contributi ai soliti noti al milione di euro per Dragomira Bonev, l’amica di Berlusconi

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LaPresse In pole Paolo Del Brocco
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