Uranio, sarà risarcita la famiglia del soldato che sfidò Mattarella
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di Roma ha condannato il ministero della Difesa a risarcire con 640 mila euro i familiari di Corrado Di Giacobbe, caporalmaggiore degli alpini, morto nel 2001 per un linfoma di Hodgkin, a soli 25 anni, dopo aver preso parte alle missioni nelle zone della ex Jugoslavia colpite da bombardamenti all’uranio impoverito. “Un’impietosa, chiara e devastante sentenza ottenuta dall’Avvocato Angelo Fiore Tartaglia dell’Osservatorio Militare”, commenta l’associazione che segue le vittime dell’uranio (7.000 militari malati, 343 deceduti). Di Giacobbe morì, ricorda l’Osservatorio guidato dal maresciallo Domenico Leggiero dell’Aviazione dell’Esercito, “due giorni dopo aver partecipato a una nota trasmissione tele- visiva in cui si era confrontato direttamente con l’allora ministro della Difesa, Sergio Mattarella”, oggi capo dello Stato. Era Porta a Porta. “C’ero anch’io in studio – ricorda il maresciallo Leggiero – e ricordo che quando chiamai Bruno Vespa per informarlo della morte di Corrado, il conduttore mi rispose solo ‘condoglianze alla famiglia’ e attaccò”.