É UN PUNTO PER L’ACCUSA, PERCHÉ RENZI ORA ESULTA?
La Procura di Roma pare avere scoperto come e quando partì la fuga di notizie che rovinò l’inchiesta Consip perché mise in allerta il comitato d’affari che puntava a truccare gli appalti della centrale acquisti della PA. E ha indagato per depistaggio il vicecomandante del Noe. Questi aveva raccontato ai pm di aver avvertito i superiori solo a novembre, mentre dalle chat memorizzate nel cellulare del capitano Scafarto emerge che lo fece fin da agosto 2016. Così, secondo i pm, iniziò la catena di Sant’Antonio che poi raggiunse i massimi livelli istituzionali indagati per rivelazione di segreti e favoreggiamento: il comandante dell’Arma Del Sette, il capo dei carabinieri toscani Saltalamacchia e l’al lo ra sottosegretario (ora ministro) Luca Lotti. Cioè i tre personaggi accusati di aver avvisato i vertici di Consip dell’indagine e delle intercettazioni. Insomma, un robusto elemento di accusa in più nell’inchiesta principale su Consip, ultimamente oscurata dall’“inchi esta sull’inchiesta” (quella sul capitano Scafarto, accusato di falso per un errore e un’omissione nella sua informativa). Tutto ci saremmo aspettati fuorché di veder esultare Renzi e tutto il cucuzzaro, convinti che la novità di ieri alleggerisca la posizione di papà Tiziano, Lotti & C., mentre invece la aggrava. “Oggi – posta giulivo Renzi – bisognerebbe dare sfogo alla rabbia. All’i mprovviso scopri che nella vicenda Consip c’è un’indagine per depistaggio, reato particolarmente odioso, e ti verrebbe voglia di dire: ah, e adesso? Nessuno ha da dire nulla? Tutti zitti adesso?”. No, anzi, parliamo pure, purché non andiamo fuori tema: e qui il tema è la fuga di notizie che salvò anche il suo babbo. Ma vallo a spiegare a lui e agli esternatori a comando, che al primo cenno del capo hanno subito inserito il pilota automatico. Carbone, Legnini (vicepresidente prêt-à-porter del Csm), Martina e Andrea Romano. Tutti convinti che la nuova accusa smonti l’inchiesta Consip e confermi il complotto di Scafarto. No, cari: è proprio il contrario. Se avete dei dubbi, fate uno squillo a babbo Tiziano: vedrete com’è allegro, da ieri.