Il Fatto Quotidiano

TUTTO QUESTO È VASCO

Quarant’anni al massimo

- » MICHELE MONINA

i porterei anche in America, abito fuori Modena, Modena Park...”.

Tutto è cominciato così. Con questi notissimi versi di Colpa d’Alfredo. Queste le parole che il protagonis­ta della canzone aveva detto alla tipa in discoteca, poi identifica­ta come la troia, prima che se la portasse via il negro, mentre il tipo veniva distratto da Alfredo. Ti porterei anche in America, abito fuori Modena, Modena Park.

Tutto torna qui, a Modena Park. Un cerchio che si chiude. Un cerchio, in realtà, che si era aperto ben prima di

Colpa d’Alfredo.

Ma andiamo con ordine.

SONO PASSATI quarant’anni da quando Vasco Rossi da Zocca, provincia di Modena, appunto, ha inciso la sua prima canzone, Jenny è Pazza. Quarant’anni dal suo primo concerto, con la band di Amici con cui provava in uno scantinato. Q ua r an t ’ anni di musica, di rock 'n' roll, di canzoni, anni che lo hanno visto passare dal ruolo di cantautore con attitudine rock a vera e propria rockstar, il solo in Italia capace di riempire a ogni passaggio gli stadi, da San Siro in giù. Quarant’anni.

Per festeggiar­e questa cifra tonda Vasco ha deciso di accettare l’invito che Modena gli ha fatto, quello di celebrare la sua messa, il rito sacro del concerto col suo popolo, nel parco cittadino intitolato a Enzo Ferrari, dal primo di luglio, è scritto, per tutti Modena Park.

Vasco ha accettato l’invito e ha reso l’occasione di un concerto nella città dove tutto è cominciato qualcosa di unico, di grande. Un mega-evento già iscritto nel libro dei record. Il concerto di un singolo artista con più pubblico pagante al mondo. Duecentove­ntimila biglietti, questo il tetto imposto dalle istituzion­i, per ragioni di sicurezza. Duecentove­ntimila biglietti venduti in prevendita, bruciati in prevendita, nel giro di poche ore dalla loro emissione, nonostante le nuove imponenti misure di controllo contro il bagarinagg­io online, misure che vede coinvolte in prima persona la Sia e el e associazio­ni dei consumator­i, oltre che gli organizzat­ori dell'evento, B est Unione Viva Ticket.

Il record precedente era di Tina Turner, che nel 1991, a Rio de Janeiro, aveva fatto centonovan­totto mila paganti, seguita dal gruppo norvegese degli A-Ha, che sempre a Rio de Janeiro, nel 1998, aveva fatto centottant­otto mila paganti. Ora Vasco.

E Modena.

È qui, nella provincia emiliana, che Vasco, bambino, ha iniziato a cantare, partecipan­do a concorsi canori cui lo iscriveva la mamma Novella.

È qui a Modena che, ragazzino, Vasco è stato mandato in collegio dai salesiani, a studiare, qui che ha preso le prime lezioni di chitarra, ha scritto le sue prime canzoni.

Qui tutto è iniziato. Oggi Vasco torna da rockstar.

Una lunga strada, quella percorsa, in questi quarant’anni. Lo fa in quella che sarà una festa, la festa sua e del suo popolo. O meglio, una piccola porzione, se si può dire piccola in riferiment­o a duecentove­ntimila persone, una piccola porzione del suo popolo, fatto di milioni di fan in tutto il paese.

CHI NON SARÀ presente potrà seguirlo in centoquara­nta cinema in giro per il paese, nei maxi-schermi allestiti nelle spiagge di Rimini, e chissà in quante altre soluzioni salteranno fuori da qui al primo di luglio.

Al suo fianco una band messa su nel corso degli anni, un tassello alla volta, come in una squadra di calcio che cerchi tutti i giocatori migliori per i singoli ruoli. Matt Laug alla batteria, Claudio Golinelli, il Gallo, al basso, Alberto Rocchetti alle tastiere, Frank Nemola alle macchine e alla tromba, Stef Burns e Vince Pastano alle chitarre, Clara Moroni ai co-

220.000 Sono i tagliandi staccati per festeggiar­lo nell’evento di luglio: mai nessuno come lui. Una storia raccontata anche in edicola e libreria

ri. Una super- band per un mega-evento.

Di questo, anche di questo, Vasco ha parlato nel libro Da rocker a rockstar - Quella volta che mollai io la chitarra e nacque la band, in edicola e in libreria per noi del Fatto Quotidiano­dal 24 giugno. Dagli anni Ottanta fino a oggi, il racconto per sua voce, e per mia penna, perché il libro lo firmo io con lui, dell’evoluzione del suo suono, delle sue band, della sua storia. Tante parole, le sue e le mie, tante immagini inedite o comunque rare, un libro che intende raccontare una storia che i fan conoscono da un punto di vista inedito, originale.

STORIA che il primo di luglio verrà celebrata a Modena, Modena Park, da quel giorno di diritto capitale mondiale del rock.

E siccome una festa per essere tale deve prevedere sì il divertimen­to, ma anche la si- curezza, è bene fare proprie le parole del ministro Minniti, che in relazione al concerto si è sentito di invitare i fan a prenderne parte senza allarmismi, indicando nella collaboraz­ione con le tante forze dell’ordine e addetti alla sicurezza presenti al Parco Ferrari e nell’area limitrofa, oltre milleduece­nto, il segreto della buona riuscita di un evento destinato a rimanere nella storia della musica italiana.

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Ansa/LaPresse Nel parco cittadino Vasco Rossi canterà nello spazio pubblico intitolato a Enzo Ferrari
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