LA COSCIENZA DI CLASSE DI BOBO
VENERDÌ 2 giugno la proprietà dell'Unità decide di cessare anche le pubblicazioni online del quotidiano, dopo aver già sospeso da un pezzo i pagamenti degli stipendi e delle fatture dello stampatore. E con chi se la prende il direttore Sergio Staino, massì quello che deve le sue fortune di vignettista all'aver dato voce per decenni alla coscienza critica della sinistra con il suo compa- gno Bobo? Ma con la redazione degli stremati giornalisti, ovviamente, colpevoli - non sapendo più a che santo votarsi tra gli altarini vuoti di largo del Nazareno - di aver proclamato uno sciopero di bandiera fino al martedì successivo. Un oltraggio alla sinistra e alla logica imperdonabile, per Staino. “È inutile richiamarsi in continuazione alla classe operaia fino a identificarsi con questa senza tenere alcun conto delle lezioni che ci sono sempre venute dalle grandi lotte sindacali. Cervello, colleghi, cervello è la cosa di cui più abbisogniamo” scrive firmandosi “Il direttore” al Cdr, mettendo però opportunamente in copia il tesoriere del Pd Bonifazi, gli azionisti e il consulente che ha fatto fuori il 60% della forza lavoro. Tutti animi sensibili, confida Staino, che sapranno apprezzare la nuova coscienza di classe del direttore-operaio, crumiro per convinzione.