Il modello Asti: ogni candidato ha dietro la banca
Rasero (destra) è vicepresidente della locale Cassa di Risparmio. Il conflitto d’interessi è anche nelle liste
Ad Asti i legami tra il centrodestra e la banca cittadina restano strettissimi. Spesso chi esce dai palazzi dell’a mm i n i st r a z io n e entra nei consigli della banca, della sua fondazione o delle sue società, e viceversa. Inoltre se il passaggio non avviene di persona, ci sono i parenti. Insomma, nonostante i suoi 76 mila abitanti, i nomi sono sempre i soliti. Lo si vede anche in questa campagna elettorale per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale. Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia hanno candidato come primo cittadino Maurizio Rasero, ex assessore al commercio con il sindaco Giorgio Galvagno. Il 44enne è vicepresidente della Cassa di risparmio di Asti e siede nel cda dell’immobiliare Maristella (proprietà della banca), un tavolo a cui si è accomodato anche l’ex sindaco Galvagno, attuale vicepresidente di Biverbanca, istituto di credito di Biella e Ver- celli ceduto da Mps al gruppo astigiano. Oggi Galvagno è candidato in consiglio comunale che una lista civica di destra che sostiene proprio Rasero.
NELLA LISTA dei candidati consiglieri di Forza Italia, il cui segretario provinciale Ercole Zuccaro è consigliere della cassa e presidente della società di finanziamenti Pitagora (sempre del gruppo astigiano), troviamo Mario Bovino, genero di Aldo Pia, potente presidente del gruppo ban- cario cittadino. Invece nella lista dei candidati di Fratelli d’Italia troviamo Marco Ebarnabo, figlio dell’ex vicesindaco di Galvagno, Sergio Ebarnabo, che siede nel consiglio d’indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti. Al centrodestra sembra non interessare la lezione ricevuta dal sindaco uscente, il dem Fabrizio Brignolo. Eletto nel 2012, nel 2013 aveva ottenuto un posto nel cda della Cassa di Risparmio di Asti e, dopo aver resistito alle critiche e alle accuse di incompatibilità, nel