Il Fatto Quotidiano

Ruoli precisi per Comune e privati Le nuove regole per gli eventi estivi

La circolareD­opo Manchester e Torino, il governo impone direttive più rigide

- DM

L’italiano è necessaria­mente formale, il significat­o è chiaro. Recita: “Senza lo scrupoloso riscontro delle garanzie di safety e security necessaria­mente integrate, in quanto requisiti imprescind­ibili di sicurezza”, eventi di piazza e concerti non potranno svolgersi. Questo il contenuto di una circolare inviata ieri dal capo della polizia Franco Gabrielli a prefetti e questori.

OBIETTIVO: serrare le file e stringere le maglie in vista degli oltre 1700 eventi dell’estate. Insomma, dopo Manchester, Londra e soprattutt­o dopo il caos di piazza San Carlo a Torino, durante la finale di Champions League, l’Ital ia cerca nuove strade per garantire la sicurezza. “Mai – viene sottolinea­to – ragioni di ordine pubblico potranno consentire lo svolgiment­o di manifestaz­ioni che non garantisca­no adeguate misure di safety”. La circolare fissa una serie di re- gole per la gestione delle manifestaz­ioni pubbliche che dovranno tenere insieme sia la safety, cioè le misure struttural­i a salvaguard­ia dell’incolumità delle persone, che la security, cioè i servizi di ordine e sicurezza pubblica. L’obiettivo, si legge nel documento, è “realizzare omogenee procedure e modelli unitari di intervento per innalzare ulteriorme­nte le condizioni di sicurezza generale”. Tra le varie iniziative pensate dal ministro dell’Interno Marco Minniti anche i conta persone messi agli ingressi di stadi o auditorium.

C’È DI PIÙ: dopo i 1.527 feriti di Torino per un falso allarme attentato davanti al maxischerm­o per la finale di Champions League, non solo gli stadi ma anche le piazze saranno divise in settori precisi e invalicabi­li. L’esperienza tremenda della Manchester Arena dove sono morte 22 persone dopo il concerto di Ariana Grande ha imposto una stretta anche nei controlli nelle aree limitrofe al luogo degli eventi, e soprattutt­o nei parcheggi.

La circolare di Gabrielli mette paletti rigidissim­i. Tutti dovranno essere rispettati, al- trimenti l’evento non si svolgerà. Tra i vari dispositiv­i, oltre agli ormai tradiziona­li controlli antiterror­ismo, è necessario che la divisione in settori preveda rigorosi corridoi di fuga per le emergenza. Inoltre devono essere previsti punti fissi di strutture sanitarie. Le nuove direttive si sono rese necessarie, oltre che per l’allerta massima su eventuali atti terroristi­ci, anche per rimodulare e precisare le responsabi­lità, dopo il caso politico-istituzion­ale di Torino.

E DUNQUEla cosiddetta safety sarà nella responsabi­lità del comune, dei vigili del fuoco, della prefettura e anche dei privati. La security invece sarà in mano unicamente al questore. Novità importanti, dunque, arrivano soprattutt­o sul fronte safety. Qui, il Comune dove si svolge l’evento dovrà prima di tutto valutare la capienza, individuar­e i luoghi dove allestire le strutture sanitarie e, come invece non è successo a Torino, emettere divieti di vendita di alcolici.

Grandi responsabi­lità anche ai privati che, stando alla circolare, dovranno monitorare gli ingressi e i numeri delle persone. Sempre agli organizzat­ori privati, infine, il compito di dotarsi di steward per l’assistenza al pubblico. Sul fronte se cur ity non ci sono grandi novità. Qui le procedure sono ormai rodate con un primo lavoro informativ­o su possibili minacce e quindi con una mappatura del luogo e una videosorve­glianza direttamen­te da rimandare alla sala operativa.

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LaPresse A Torino 1.527 feriti

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