Dal faccia a faccia alla fuga di notizie: le diverse versioni di indagati e testimoni
I contrasti nella ricostruzione dei fatti principali dell’inchiesta
La
Procura di Roma indaga sulla presunta corruzione di un dirigente Consip da parte dell’imprenditore napoletano Alfredo Romeo (in carcere da marzo e in attesa di un secondo Riesame dopo la Cassazione), del presunto traffico d’influenze attribuito a Tiziano Renzi e al suo amico Carlo Russo, della fuga di notizie che nel dicembre 2016 consentì ai vertici Consip di bonificare gli uffici dalle microspie, dei presunti falsi dei carabinieri del Noe contro il padre dell’ex premier. E quasi su tutto ci sono versioni discordanti
L’incontro Romeo-Renzi
Il padre dell’ex premier ha mai incontrato Romeo? È uno degli aspetti che coinvolge Gianpaolo Scafarto, il capita- no del Noe accusato di falso. Scafarto è indagato per aver attribuito falsamente a Romeo la frase: “Renzi l’ultima volta che l’ho incontrato”, deducendo così che vi fosse stato un incontro con Renzi se- nior. Poi si è scoperto che a pronunciare quella frase era stato Italo Bocchinoche probabilmente parlava di Matteo Renzi. Ma c’è chi invece sostiene che l’incontro ci fu. Il commercialista Alfredo Mazzeiha raccontato ai pm e a Repubblica che “a quel che mi disse Alfredo, cenarono o pranzarono insieme. (…) Romeo mi riferì che si videro in una sorta di ‘ be t t o l a ’, una trattoria senza pretese”.
Chi ha avvertito chi?
L’ad di Consip, Luigi Marroni, sostiene di essere stato avvisato in quattro occasioni: dal ministro Luca Lotti , da Flavio Vannoni di Publiacqua Firenze, dal generale Emanuele Saltalamacchiacapo dei carabinieri della Toscana e dal presidente di Consip Ferrara, a sua volta sarebbe stato avvisato della pericolosità di Romeo dal comandante generale dell’Arma Del Sette. Smentiscono: Lotti, Del Sette e Ferrara.
La “braciata” a Rignano
Anche Tiziano Renzi sarebbe stato avvertito. Lo racconta il sindaco di Rignano sull’Arno Daniele Lorenzini: “Sono stato invitato a una cena a casa di Tiziano. (…) A un certo punto (...) ho sentito il generale Saltalamacchia dire a Tiziano Renzi che sarebbe stato meglio per lui non frequentare un soggetto, di cui tuttavia non ho sentito il nome, perché era oggetto di indagine. (…) Ricordo anche che sentii Saltalamacchia dire a Tiziano di non parlare al telefono. (…) Ricordo perfettamente che questo colloquio a cui ho assistito è avvenuto nel giardino di casa Renzi in occasione della suddetta cena intorno alla bistecchiera mentre si faceva la brace”. Tiziano R e nz i nega, S a l ta l a ma cchia non è mai stato sentito.