I 5 Stelle imputati per 12 firme dubbie su 1110
Corte dei conti Stop senza precedenti alle finanze della Regione: mancano i dati sul contenzioso e i fondi di garanzia. E c’è un esposto su presunti sprechi
In Sicilia, dice il procuratore generale della Corte dei Conti, la spesa pubblica è fuori controllo: non si conosce la quantità del contenzioso passivo e il bilancio è irregolare per la mancata costituzione di tre fondi, quello a copertura delle spese legali, delle passività legate alle operazioni sui derivati e delle perdite degli organismi controllati dalla Regione.
PER LA PRIMA VOLTA dal dopoguerra il pg della Corte dei conti, Pino Zingale, boccia il bilancio della Regione Siciliana indicandone i buchi neri che assorbono centinaia di milioni di euro e le sezioni riunite della corte rinviano alla prossima udienza prevista il 19 luglio, l’eventuale giudizio di parifica. “Il 2016 è stato un anno particolare, usando una metafora è come se la Regione siciliana avesse preso una macchina con le ruote bucate e avesse fatto una salita ripida”, dice il presidente della Corte Maurizio Graffeo. La scure contabile si abbatte su Crocetta e l’assessore all’Economia Alessandro Baccei, convinti che quella manovra, come dichiararono lo scorso anno, avrebbe fatto rinascere la Sicilia: oggi rischia invece di decretarne il fallimento con conseguenze politiche ancora imprevedibili. Così il governatore convoca la giunta per martedì e azzarda l’unica difesa possibile: “Senza di noi in questi anni, la Regione sarebbe andata in dissesto e non si sarebbe salvata”. E lascia il compito a Baccei, ieri assente negli uffici della Corte dei conti forse per averne intuito le intenzioni, e sostituito dalla vice-presidente Mariella Lo Bello: “Hanno approvato qualsiasi bilancio negli ultimi trent'anni – ha poi dichiarato Baccei – ho già segnalato, ma lo rifaremo nelle prossime udienze, che i conti sono in regola. Spiace che questo imponente lavoro non venga riconosciuto da un’immediata parifica, normalmente assicurata anche in presenza di rilevanti criticità sempre evidenziate dalla stessa Corte dei conti”.
TECNICAMENTE il procuratore generale ha sollecitato un “supplemento istruttorio per chiedere la quantificazione del contenzioso passivo’’ e ha chiesto alla Regione un elenco analitico dei crediti da riscuotere e dei debiti da saldare reimputati nei bilancio per il 2017 e il 2018 e un secondo elenco con le entrate e le spese utilizzate per la ‘completa sterilizzazione del bilancio del 2016’”.
Il sospetto che i buchi neri del bilancio regionale si trascinino da anni di gestioni dissennate lo ha avanzato il deputato a Cinque Stelle Giancarlo Cancelleri, probabile candidato a governatore per il movimento di Grillo, che in una nota sottolinea come “la prima cosa da fare sarà chiedere alla Corte dei Conti di avviare una due diligencesul bilancio, cioè un controllo approfondito, per scovare tutte le bugie annidate nel documento contabile. Meno male che sono loro quelli bravi a governare”.
La quadra bisognerà trovarla entro il 19 luglio, data in cui è stata rinviata l’udienza. Per Crocetta si tratta di un problema in più, dopo l’esposto inviato alla Procura di Palermo e all’Autorità anticorruzione dall’ingegnere gelese Roberto Sciascia che denuncia come uno dei collaboratori del governatore, il cittadino tunisino Sami Ben Abdeaali, nominato da Crocetta presidente dell’Ircac, l’istituto che finanzia la cooperazione regionale, abbia già inaugurato la campagna elettorale. Nell’esposto Sciascia cita infatti una lettera inviata da Abdeaali a una operatrice culturale, invitata ad animare i giorni di festa’’, con la promessa di un tour in Qatar e poi “in vari luoghi siciliani in alberghi a 5 stelle”, concludendo che “per il compenso non ci saranno problemi”. E siccome la lettera-invito si conclude con la frase “ci sei mancata a Ginevra la tua presenza, la tua bellezza, non ha eguali”, l’ingegnere chiede al procuratore della Corte dei conti di accertare “con quali risorse sia stato effettuato il viaggio a Ginevra del 3 giugno scorso”.
Verso il voto
La denuncia:
“Il capo della cooperazione promette viaggi in Qatar e soggiorni in hotel di lusso”