DA FASSINO MI GUARDI IDDIO
SIBADIBENE la leadership di Matteo Renzi “non è in discussione”, ma dopo l’esito infausto delle elezioni amministrative c’è un’esigenza di “riorientamento”. L’analisi è di Piero Fassino, sconsolato
“ex” (segretario di partito e sindaco) in cerca di ricollocazione. La cautela è quindi d’obbligo, ma a cercare di compendiare l’esigenza di dire qualcosa con quella di non urtare la suscettibilità di ego particolarmente espansi può capitare che qualche parola di troppo fugga di senno. “Nel giro di due anni c’è stato uno smottamento elettorale in tante città italiane” mentre la politica del Pd “si è concentrata su riforma costituzionale, legge elettorale e le alleanze”. Argomenti “ovviamente strategici” ma che “non investono la vita quotidiana dei cittadini”. Come la sicurezza: “A Sesto volevamo costruire una moschea, il centrodestra un commissa- riato: hanno vinto loro”. In economia nota Fassino “la crescita comincia a esserci, ma è ancora bassa”. Detto questo “sarebbe sbagliata qualsiasi minimizzazione, questo voto è più di un campanello d’allarme”, ci vuole un rilancio del progetto riformista, altro che alleanze. In conclusione per Fassino “non vi è una questione di leadership da riaprire” come si capisce “anche dalle parole di Veltroni e Franceschini”. Dai nemici mi guardo io, dagli amici mi guardi Iddio.