The Donald e il travel ban contro i “nonni terroristi”
Usa, in vigore il divieto di ingresso dai paesi islamici e i musulmani residenti sfidano Trump su Twitter: “Questi anziani sono pericolosi?”
Èentrato
in vigore, fra fermenti di protesta negli aeroporti e nelle piazze, il bando anti-musulmani del presidente Trump, parzialmente resuscitato dalla Corte Suprema, dopo essere stato a più riprese bocciato dalle Corti federali. Le organizzazioni per i diritti civili sono mobilitate per sfruttare tutti gli spazi legali possibili e ridurre l’impatto della misura le cui disposizioni appaiono fluttuanti: un’ultima interpretazione estende la tolleranza anche alle fidanzate, e ai fidanzati, di soggetti che già si trovano legalmente negli Stati Uniti, mentre ne restano esclusi i nonni. E su Twitter si è scatenata la protesta a suon di foto sotto l'hashtag #GrandparentsNotTerrorists: “Questa è la mia adorata nonna. @realDonaldTrump, a lei sembra che sia una terrorista?”. Ellham Khatami, nata e cresciuta negli Stati Uniti, mostra una foto con la nonna per la quale non potrà più avere un visto di ingresso. La dirigente del National Iranian American Country non è l’unica a pubblicare l’immagine di un “nonno pericoloso”. All’inizio della settimana, la Corte Suprema a maggioranza conservatrice, aveva temporaneamente convalidato alcune misure contenute nel bando in attesa di pronunciarsi in autunno sulla sostanza.
TUTTE LE CORTI federali che avevano già vagliato il bando lo avevano bocciato come discriminatorio e, quindi, incostituzionale. La Corte Suprema ha invece fatto prevalere l’istanza di sicurezza nazionale invocata dall’Amministrazione. Il divieto d’ingresso negli Usa colpisce per 90 giorni i cittadini (e per 120 i rifugiati) provenienti da Iran, Yemen, Siria, Libia, Sudan e Somalia. Di qui all’autunno, il bando potrà essere applicato solo a quanti non hanno legami con persone (parenti o amici, qui ci sono margini d’incertezza, ndr) o con entità (formula che riguarda fra l’altro gli studenti, ndr) che sono legalmente negli Stati Uniti. E se, nel frattempo, dovesse uscire l’insieme delle nuove regole sull’immigrazione, la disputa sul bando diventerebbe obsoleta. Per il presidente Trump, è stata una settimana parzialmente positiva, nonostante polemiche con la stampa. Proprio ieri, la Camera ha approvato le misure dell’Amministrazione contro le città santuario, quelle cioè che sono comprensive con gli immigrati irregolari. E Trump sprona i senatori a varare la riforma sanitaria che sostituisce l’Obamacare: c’è stata una battuta d’arresto, i senatori si sono preoccupati, dopo avere scoperto che oltre 20 milioni di cittadini resteranno senza assistenza.
Oltre l’Obamacare
I senatori frenano, 20 milioni di cittadini restano senza assistenza sanitaria
La prossima settimana, che sarà corta per l’America – il 4 Luglio è festa nazionale – è segnata dagli appuntamenti internazionali del presidente: Trump sarà al G20 di Amburgo, dove dovrà fare fronte al muro europeo – e non solo – sul clima. Lui s’è già portato avanti con i compiti a casa del buon inquinatore, autorizzando nuove trivellazioni e stimolando la produzione di carbone. Ad Amburgo, Trump avrà il primo incontro con il presidente russo Vladimir Putin.