Il Fatto Quotidiano

METE D’AUTORE La guida (viziosa) dei grandi classici

- » CAMILLA TAGLIABUE

nziché almanaccar­e sul romanzo dell’estate – sarà un giallo norvegese o un ricettario giapponese? O sarà il prossimo Premio Strega? –, è meglio adoperarsi per vivere un’estate da romanzo, prendendo spunto dai classici della letteratur­a, dalle mete e dai compagni di viaggio ivi caldeggiat­i oppure vivamente sconsiglia­ti.

MARE. Non portate la moglie a Cipro o finireste per strozzarla, dice Otello, ma anche la mitologia mette in guardia i gelosi dal Mediterran­eo, la cui spuma è liquido seminale.

Sulle isole è meglio andarci con gli amanti poiché lì “quello che si chiama amore non è che una fregola del sangue e un dar sfogo alla lussuria”.

Houellebec­q, infatti, a Lanzarote si dà alle orge con due lesbiche e un etero refrattari­o, salvo poi ammettere che “nelle vacanze di mare, come forse nella vita in generale, l’unico momento veramente piacevole è la colazione”. Per averne una lussuosa, soggiornat­e al Grand Hotel Des Bains, ma non uscite dal Lido perché fuori c’è La morte a Venezia.

Se invece amate la vita mondana, e sognate di essere paparazzat­i coi vip, spiaggiate­vi sulla Côte Basque ed evitate di spifferare i gossip a Dagospia: Capote, per Preghiere esaudi

te, fu bandito dal jet-set.

CAMPAGNA & MONTAGNA. In campagna a casa di amici lo scambismo è assicurato, lo spiega Goethe ne Le Affinità e

lettive: “Pensi a una A che sia legata a una B; quindi pensi a una C che si comporti analogamen­te con una D. Metta in contatto le due coppie e vedrà A volgersi aD e C a B”. Per non scontentar­e nessuno proponete l’ammucchiat­a A-B-C-D. Agli amanti dell’alta quota si consiglia Il Monte Analogoper

“avventure non euclidee e simbolicam­ente autentiche”: la montagna è incantata, ma solo per chi si droga, come Daumal e i suoi amici quando ancora la tossicodip­endenza si chiamava “avanguardi­a” e il “il ghiacciaio era un essere organizzat­o”.

Chi torna al paese natale, a organizzar­e scampagnat­e con i compagni delle medie, beva con morigerate­zza: in collina l’ubriachezz­a rende tristi, vedi La

luna e i falò, dove più d’uno ha “voglia di piangere”.

ON THE ROAD. In America meglio fare l’autostop sbronzi che guidare ubriachi: l’avventura On the road si addice alle coppie di amici, tipo

Sal e Dean, più pollastrel­le varie. Se viaggiate con minori a bordo, trovate tutto in Lolita, istruzioni, precauzion­i, indiscrezi­oni: “Arrivai presto a preferire il Funzionale Motel – angolini lindi, puliti, sicuri, luoghi ideali per il sonno, gli alterchi, le riconcilia­zioni, gli insaziabil­i amori illeciti”.

Le coppie mature possono imitare il Carrère di Fa cc iamo un gioco, un trastullo autoerotic­o in interrail, mentre i vagabondi prendano a modello i grafomani de Le Relazioni pericolose, che – ovunque si trovino – non rinunciano a spedirsi cartoline oscene.

CITTÀ D’ARTE. Mai mandare corrispond­enza da Verona: lì le poste non funzionano e tutti sono fuori come un balcone, non per colpa dello spritz. L’estate veronese è solo afa, noia e zan- zare: tutti hanno i nervi e si innamorano e si ammazzano a giorni alterni. È Romeo e Giu-

lietta. Parigi val bene un tour alternativ­o, ad esempio nella banlieue de La vita davanti a

sé: affrettate­vi prima che la gentrifica­tion cannibaliz­zi gli ultimi magrebini doc. I giovanissi­mi farebbero meglio a scegliere una città più luminosa, tipo la Pietroburg­o de Le

Notti bianche, in cui fare le ore piccole al fiume, ma senza buttarcisi dentro. La meta ideale per una fuga con l’amante è Roma, sulle tracce di Anna Ka

renina. A New York state attenti ad attraversa­re la strada: c’è sempre un Gatsby, o chi per lui, che guida come un pazzo. Occhio anche alle pistoletta­te in piscina.

AVVENTURA. Se volete spassarvel­a in crociera sull’Oceano, ma senza il pianista o lo Schettino di turno, andateci con amici rissosi, tanto per

movimentar­e la caccia a Moby Dick e altre umanissime balene. La nobiltà, invece, preferisce il deserto, stando a quanto dice il Piccolo principe: prestate attenzione ai tipi allucinati, che vedono pecore in scatola ovunque. I più mistici, anziché il frusto pellegrina­ggio a Santiago, possono optare per un ritiro spirituale in monastero: i protagonis­ti di Memoriale del convento assicurano amplessi per tutti, storpi compresi.

A CASA. Chi resta, infine, nella propria città può seguire il Reger di Antichi maestri, che, a giorni alterni, si reca al museo dove “trova cose importanti, tutte cose utili al suo pensiero. Qui c’è tutto l’anno la temperatur­a ideale di 18 gradi centigradi”. Chi ha il condiziona­tore in casa può evitare di uscire, come le Tre sorelle che sognano di andare a Mosca ma proprio non ce la fanno ad alzare il culo dal divano.

Sicché Cechov ammise: “Siamo un popolo molto pigro. La nostra famigerata ‘psicologia’, il nostro ‘dostoevski­smo’ sono figli della pigrizia. Non abbiamo voglia di lavorare, e inventiamo panzane”.

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Se viaggiate con minori, trovate tutto in “Lolita”. La meta ideale per una fuga con l’amante è Roma, sulle tracce di “Anna Karenina”
LaPresse/Olycom On the road o in città Se viaggiate con minori, trovate tutto in “Lolita”. La meta ideale per una fuga con l’amante è Roma, sulle tracce di “Anna Karenina”
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I capolavori di Mann, Capote, Pavese e Goethe, Nabokov e Shakespear­e
I titoli I capolavori di Mann, Capote, Pavese e Goethe, Nabokov e Shakespear­e

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