Favorisce coop amica in cambio di tangenti e di una casa a Feroleto
▶AVEVA FAVORITO
la cooperativa “Gianal” nell’ottenere una convenzione con la Prefettura di Catanzaro per l’accoglienza dei migranti richiedenti protezione internazionale. In cambio avrebbe ricevuto un corrispettivo economico e un immobile a Feroleto Antico, stesso paese dove venivano ospitati i migranti. Con l’accusa di corruzione sono finiti ai domiciliari il funzionario della prefettura ca- labrese Nerina Renda e l’imprenditore di Lamezia Terme Salvatore Lucchino. Il gip ha firmato nei loro confronti l’ordinanza di arresto su richiesta del procuratore Nicola Gratteri, dell’aggiunto Giovanni Bombardieri e del pm Paolo Petrolo. Stando all’inchiesta condotta dalla squadra mobile, la Renda (che aveva una relazione sentimentale con Lucchino) lo avrebbe aiutato in una gara d’appalto parteci- pando attivamente a sopralluoghi e ispezioni nella struttura dei migranti e dando un parere positivo. Anche se le era stato assegnato un altro incarico, la funzionaria della prefettura avrebbe svolto il ruolo di amministratore “di fatto” del centro. “Ci fanno vivere come schiavi”, era la testimonianza di alcuni migranti raccolta dagli attivisti di “LasciateciEntrare”.