Il Fatto Quotidiano

L’ex premier in gita tra i deluchiani per vendere il libro

La presentazi­one ad Agerola, guidata dall’amico Luca Mascolo C’è pure il re delle fritture Alfieri, neo capo segreteria in Regione

- » VINCENZO IURILLO

Perché Matteo Renzi ha scelto il Parco della comunità montana di Agerola (Napoli) come unica tappa aperta al pubblico in Campania del tour di presentazi­one di Avanti? Perché organizzar­la in un borgo di 7500 abitanti, ad un’ora e venti minuti di auto dal capoluogo, costringen­do gli astanti a una scarpinata in salita verso una piazza dal parcheggio accessibil­e solo alle auto blu? E perché proprio da questa location a picco sulla costiera amalfitana annuncia che non intende fare un passo indietro sulla candidatur­a a premier (“chi va a Palazzo Chigi lo decidono i voti degli italiani, non i giornalist­i e neanche le speranze dei militanti”)?

LA RISPOSTA è il padrone di casa: il sindaco dem Luca Mascolo, che sta a Renzi come il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto (neo responsabi­le Giustizia Pd) sta a Maria Elena Boschi. Amicizie antiche, prepolitic­he, nate quando l’ex premier amministra­va Firenze e la Leopolda era un appuntamen­to di nicchia. Renzi sa come valorizzar­e chi gli sta a fianco da tempo e Mascolo è stato nominato presidente dell’Ente idrico regionale: in Campania ora è ciò che Filippo Vannoni è a Firenze. Mascolo poco poté fare il 4 dicembre – uno striscione ricorda a Renzi che “Agerola ti ha salutato al referendum con il 62% di no”– ma può riempire la piazzetta del Parco con 300 persone: 150 acquistano il libro e sono tutti contenti, il sindaco, il segretario del Pd e la titolare della libreria di Castellamm­are di Stabia che ha allestito il banchetto (“non me l’aspettavo, di solito i libri dei politici non vendono”).

Un altro che poco poté per il referendum nella sua Agropoli è il signore delle “fritture di pesce” Franco Alfieri, che ha portato a Renzi i saluti del governator­e Vincenzo De Luca, che in autunno ne benediva la capacità di fare “una clientela scientific­a”. In completo blu e scarpe blu, Alfieri debutta così nella veste di capo della segreteria politica del presidente della Campania, decreto di nomina stampato venerdì sera, e prende il posto del silurato Alfonso Buonaiuto, inviso ai figli di De Luca.

A domanda del cronista, Alfieri non precisa lo stipendio, che dovrebbe aggirarsi sui 100mila euro lordi annui: “Non lo so, non mi ha incuriosit­o, è una funzione retribuita. È uno scandalo? Io ho la passione per la politica, sì. Ma fino a un certo punto. Un profession­ista (Alfieri è avvocato, ndr) non lascia la sua profession­e gratis e io ho già fatto gratis il consiglier­e per la pesca e l’agricoltur­a per un anno e mezzo”. In quel periodo era ancora sindaco... “Sì, con l’indennità di mille euro al mese”. Poveri sindaci, molti dei quali tra il pubblico insieme a una folta pattuglia dei deluchiani di stretta osservanza: il vice presidente Fulvio Bonavitaco­la, l’imputato Enrico Coscioni (consiglier­e per la Sanità), il condannato in primo grado Nello Mastursi, primo capo staff di De Luca, ruolo che dura poco e non porta bene.

INTERVISTA­TO dal direttore del Corriere del Mezzogiorn­o Enzo D’Errico, Renzi ha riproposto il consueto format: legge elettorale, polemiche di cortile, vaccini e stoccate agli avversari. Una è per Luigi de Magistris: “Su Bagnoli ha firmato lo stesso patto di un anno e mezzo fa, è solo cambiato il presidente del Consiglio”. Un’altra è per Massimo D’Alema e Silvio Berlusconi: “Hanno ripreso a telefonars­i? Ma allora è amore vero…”. La terza è per il M5S: “Nell’Atac di Roma i grillini, che dovevano fare la rivoluzion­e, invece fanno come gli altri, anzi peggio, raccomanda­ndo gli amici degli amici”. Il format di solito comprende un attacco al Fatto sulle cronache del caso Consip, ma stavolta Renzi si è astenuto.

Chi va a Palazzo Chigi lo decidono i voti degli italiani, non i giornalist­i e neanche le speranze dei militanti Tutti a vedere il capo Qui il no al referendum prese il 62%, il sindaco però riempie la piazza Risultato: 150 copie

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Ansa Avanti in tour Il segretario del Pd parla alla platea durante la presentazi­one

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