Ora i fascisti si sentono “colonizzati”
I militanti riuniti per “Identitaria”. Ma il sindaco non li vuole
della Francia.
L’Italia, invece, si è accordata con il premier Serraj per l’invio di due navi militari in acque libiche. Anche se, ieri, è stato precisato che il pattugliatore preposto a “preparare” la missione sarà inviato soltanto dopo aver definito i dettagli con le autorità libiche. Non pare più così imminente, insomma...
Ogni misura presa in accordo con tutte le parti in causa presenti sul terreno per contrastare l’azione dei trafficanti di uomini è una buona soluzione purché sia nel rispetto di normative e diritto internazionale.
Com’è la situazione sul terreno? Sono stati fatti dei progressi?
Purtroppo la Libia è dilaniata da anni di scontri: trecentomila libici sono attualmente sfollati, con grossi problemi di sopravvivenza.
Quanti sono i rifugiati? Circa quarantamila, di cui la metà siriani, sono quelli registrati. Il resto sono rifugiati non registrati o migranti cosiddetti economici. Ci sono, insomma, centinaia di migliaia di persone di cui oc- “Siamo
gli eredi naturali di quel fuoco che si è acceso a Roma tanti anni fa”.
Per parlare di migranti, l’ha presa larga Gabriele Pezzan o d i Ca s apound. Nel suo intervento di apertura di “Identitaria”, la festa estiva del movimento di estrema destra iniziata ieri a Scilla ( Reggio Calabria), Pezzano ha scomodato la storia antica: “L’immagine che vi voglio donare è quella di Romolo che traccia il solco”.
Il solco come il confine che oggi, secondo una delle anime di Fons Perennis (costola culturale e scoutistica di Casapound), diventa quella striscia di Mediterraneo dove quasi ogni giorno muoiono migranti. E via con gli applausi di una sessantina di attivisti neri, tutti con le magliette con la tartaruga e tatuaggi a vista. “Oggi viviamo questo flusso di persone che scappano dalla guerra – aggiunge Pezzano –. Per molti, però, non è così e quando vengono da noi cercano di fare quello che fanno nel loro paese. Il problema è l’Unione europea, questi scandali che riguardano le Ong e questa voglia di voler andare a prendere vicino alle coste libiche i barconi di questi disperati che sfidano il mare per cercare qualcosa in Italia che essenzialmente non troveranno mai”.
GLI FA ECO Roberta De Riso, esponente di Casapound Calabria. A lei il compito di ricordare a tutti il sapore razzista del movimento: “Se la Boldrini dice che il futuro sono i migranti noi non siamo d’accordo. Non siamo nati in Italia per caso. Il concetto di italiano vuole essere sostituito dal concetto di individuo che per caso si sposta nella terra. Siamo diventati noi gli schiavi. Loro stanno colonizzando le nostre terre”.
La festiva estiva dei fascisti del “terzo millennio” è stata anticipata dalle polemiche scatenate da una dichiarazione del sindaco di Scilla, Pasquale Ciccone (Pd): “Il Comune non ha mai autorizzato alcuna manifestazione riconducibile al movimento Casapound”. Ma fa di più: “L’evento suscita altresì la nostra forte preoccupazione”. Per questo Ciccone ha dichiarato di “non gradire affatto la presenza dei militanti di questo movimento nella nostra città, che si è sempre riconosciuta nei valori della democrazia e dell’antifascismo quali perni insostituibili della nostra Repubblica”.
Frasi alle quali ha risposto il coordinatore regionale di Casapound Federico Romeo secondo cui il sindaco “Ciccone sta infatti utilizzando la sua figura istituzionale per fomentare l’odio verso il nostro movimento, ed è questo che appare realmente incostituzionale. La nostra festa si svolgerà regolarmente. Con o senza la benedizione del ‘democratico’ Ciccone”.
E ieri è di nuovo Roberta De Risa a replicare al primo cittadino della città turistica: “Piuttosto che preoccuparsi di noi, il sindaco dovrebbe preoccuparsi della commissione antimafia”.
Ciccone (Pd)
“Il Comune non ha mai autorizzato alcuna manifestazione del movimento”