Cavallette ciarliere e cinghiali arrapati: tutta colpa del caldo
CTOC, TOC, sono Mario, un orso marsicano di tre anni e centoventi chili: è questo il simpatico intruso che ieri notte ha trovato in salotto una famiglia (con bambini) di Villavallelonga. L’orso è noto da tempo alle guardie del Parco Nazionale d’Abruzzo e ai residenti della zona: sua abitudine, infatti, è vagabondare di sera in cerca di cibo. Prima di essersi intrufolato nella casa aquilana, Mario - a fine luglio - aveva fatto incursione in diversi pollai, motivo per cui gli era stato applicato un radiocollare: è stato proprio questo a segnalare la sua presenza sospetta per le vie di Villavallelonga i stanno invadendo, schiamazzano pure all'alba e fanno più casino degli ubriaconi della movida: sono le cavallette – la Bibbia la sapeva lunga –, un esercito canterino quanto molesto, che sta infestando l’Emilia e altre zone d’Italia. A Bologna, ad esempio, sotto le Due Torri, hanno provato a misurare il volume del noiosissimo e imperterrito frinire: ebbene, i decibel dei verdi mostriciattoli superano gli 80, valore ben più alto degli elettrodomestici rumorosi, come l'aspirapolvere, e addirittura al di sopra dei limiti anti- struscio notturno, fissati in alcune zone della città.
LA CAUSA della proliferazione di questi insetti è – manco a dirlo – il cambiamento climatico; in particolare, le lunghe e ricorrenti ondate di caldo record. C’è una buona notizia però: le cicale hanno vita breve; “il loro percorso vitale dura un mese, un mese e mezzo, quindi in agosto vedremo gradualmente diminuire il suono”, ha rassicurato l'entomologo Paolo Radeghieri interpellato ieri dal Corriere di Bologna.
L’orso insonne
ci: le nutrie, infatti, scavano gli argini dei fiumi e dei canali artificiali, provocando cedimenti e distruggendo le coltivazioni. Così alcuni, esasperati, auspicano l’a bbattimento in massa, come già in Gran Bretagna: basta roditori, brutti e sporchi e cattivi.